Come per molti altri appuntamenti di questa primavera, dopo due anni di stop per il Covid, torna in piazza la Festa dei Lavoratori che, per la provincia di Imperia, si è svolta in Pian di Nave a Sanremo.
La piazza dietro Santa Tecla ha visto tanti lavoratori, tornati a festeggiare la loro giornata dopo due anni di stop a causa del Covid. Dopo l’apertura della mattinata con la band musicale ‘Geddo’, e il saluto del vice Sindaco di Sanremo, Costanza Pireri, è stata la volta degli interventi delle segreterie provinciali.
E’ un ‘1° Maggio’ che si basa sullo slogan “Al lavoro per la Pace”, che ha visto come discorso ufficiale il nuovo segretario della Cisl, Antonietta Pistocco, che ha introdotto il comizio parlando del contesto internazionale e il momento preoccupante e pericoloso, vista l’aggressione della Russia all’Ucraina: “Siamo di fronte alle sanzioni – ha detto – che l’Europa e il resto del Mondo ha intrapreso contro la Russia, ma che avranno ripercussioni anche sull’Italia, che dipende dalle fonti fossili russe, soprattutto il gas e il carbone senza dimenticare il petrolio. Ci sarà bisogno di sacrifici e noi eravamo impreparati. Sicuramente il Governo sta cercando fornitori alternativi, ma il tempo stringe e siamo sempre di fronte a forti rincari che si riversano su famiglie e imprese. Non dimentichiamo che da Russia e Ucraina arrivavano mais, grano, semi e tutto influirà sui costi delle farine e dei prodotti lavorati”.
Antonietta Pistocco non ha dimenticato, nel suo intervento, i problemi locali: “Stavamo assistendo a una ripresa in tutti i settori, come quello dell’edilizia, grazie ai bonus del 50 e del 110%. Sia nei salari che nel numero di occupati. Il timore dell’aumento dei prezzi e la scarsità delle materie prime stanno frenando le imprese e si rischia di bloccare un settore in netta ripresa. Chiediamo misure al Governo, impostante sui bonus oltre il 2023, soprattutto sull’edilizia scolastica, carceraria e sanitaria. Tutto senza impattare con nuove costruzioni, ma con una riqualificazione dell’esistente, anche con i progetti del Pnrr”.
Un passaggio c’è stato anche sul commercio, che si stava riprendendo: “La congiuntura internazionale – ha detto – rischia di frenare l’afflusso di turisti da altre parti del Mondo. C’è anche un altro pericolo per gli operatori del turismo che devono fare investimenti importanti. Con la crisi da Covid, se non ci saranno crediti agevolati, il rischio è quello del ritorno di fiamma dell’usura e della criminalità organizzata”.
Il comizio di Antonietta Pistocco, è terminato parlando di scuola, trasporti, sanità e infrastrutture, che sono un freno (soprattutto queste ultime) allo sviluppo del territorio.
Fulvio Fellegara, segretario della Cgil, ha portato coime argomento prioritario, il fatto che con la chiusura dello stato di emergenza da 30 giorni, deve essere firmato il contratto tra Alisa e Iclas, per la gestione dell’ospedale di Bordighera: “Esprimo un giudizio di grande perplessità e preoccupazione sull’operato della Regione. Non penso sia positivo arrivare all’ultimo giorno utile, anche dopo le dichiarazioni del Dg di Asl 1. Io sono contrario alle privatizzazioni, ma intanto abbiamo buttato via 5 anni, con il Pnrr che non rientra e ora, cosa facciamo? Ci sono colpe gravissime su cui riflettere. Per il resto dobbiamo riflettere sulla Pace e sul lavoro. E’ giusta e doverosa l’accoglienza dei rifugiati ma, non dimentichiamo, che in questo territorio vediamo transitare migranti da 7 anni e manca ancora un campo di accoglienza a Ventimiglia, dove serve una risposta importante per le risorse primarie”.
Milena Speranza, segretario provinciale della Uil, ha così commentato questa importante giornata per i lavoratori: “La questione che scompensa anche il settore economico è quello della guerra e, proprio per questo abbiamo basato la nostra manifestazione sulla Pace legata al lavoro. E’ assurdo che ci siano ancora guerre, ovviamente alimentate dall’invio di armi. Noi chiediamo che venga messo in campo seriamente il dialogo e la diplomazia. Senza dimenticare i lavoratori dopo la pandemia, in un territorio che vede molte imprese chiuse e la carenza di posti di lavoro. Mancano le risposte per i più giovani nei lavori stagionali, anche se ovviamente la crisi economica non consente alle imprese di dare le giuste retribuzioni a lavoratori che cercano impieghi fuori dalla nostra zona”.
Alla fine spazio nuovamente alla musica per un 1° maggio che, finalmente è tornato in piazza tra slogan, bandiere, musica e voglia di parlare dell’importanza del lavoro ma anche della Pace.
Sotto le foto l'intervento completo di Antonietta Pistocco.