Attualità - 27 aprile 2022, 10:01

Master universitario 'Assistenza Infermieristica di famiglia e comunità' all'Asl 1 Imperiese: ecco i primi laureati (Foto e Video)

Sono stati 16 gli studenti che questa mattina hanno discusso la Tesi per il master universitario di primo livello

Sono stati 16 gli studenti che questa mattina hanno discusso la Tesi per il master universitario di primo livello “Assistenza infermieristica di famiglia e comunità”. Si tratta del completamento di un percorso iniziato circa un anno fa, con l'egida dell'Università degli Studi di Genova e fortemente voluto da Asl1, la cui mission è quella di implementare nel suo Territorio l’Assistenza Infermieristica di Famiglia e Comunità.

Il corso di studi sotto l'egida dell'Università degli Studi di Genova e fortemente voluto da Asl 1, ha la mission di implementare nel suo Territorio l’Assistenza Infermieristica di Famiglia e Comunità. 

L’infermieristica territoriale e domiciliare è destinata a diventare, nel prossimo futuro in Europa, il fenomeno dominante a causa del progressivo invecchiamento della popolazione residente e dell’aumento della cronicità. L’Infermiere di Famiglia è contemplato nel “Il Patto per la Salute per gli anni 2019-2021” in stretta relazione al Piano per la Cronicità e al Piano della Prevenzione. Il Patto promuove una maggiore accessibilità e omogeneità dell’assistenza territoriale attraverso questa a figura: si determina così una ridefinizione organizzativa in ambito territoriale per l’effettiva continuità assistenziale e la presa in carico delle persone più fragili e affette da patologie croniche, nelle diverse fasi della vita e in relazione alle diverse tipologie di bisogno.

L'obiettivo del corso è quello di garantire interventi d’educazione terapeutica, monitoraggio infermieristico, screening di fragilità e continuità assistenziale nella fase di post dimissione in caso di ricovero. Analogamente ha l’obiettivo di garantire gli stessi interventi per mantenere lo stato di salute attuale della persona, rallentare o posticipare problemi di salute correlati all’evoluzione delle malattie croniche ed alla perdita di autonomia fisiologica nell’invecchiamento per curare la persona al suo domicilio.

"E' sicuramente un'iniziativa importante e legata ovviamente al territorio. Proprio per questo motivo – sottolinea il Direttore Generale di Asl 1, Silvio Falcodi concerto con l'Università di Genova, abbiamo voluto dare il via a questo formativo e innovativo percorso di studi ed oggi raccogliamo i primi frutti di questa importante attività formativa. Il master è indirizzato a chi lavora in Asl ma soprattutto ha l'intenzione di investire sulle attività distrettuali e del territorio che ha bisogno, oggi più che mai di essere messo al centro del nostro lavoro. La mission di Asl e Università di Genova sarà pertanto, quella di essere più vicini ai nostri anziani ed a quei pazienti con più patologie, direttamente a casa loro". 

Soddisfazione per il Master di oggi è stata espressa anche dal Presidente dell’Ordine dei Medici imperiese, Francesco Alberti: “L’idea avuta dal Direttore Generale è sicuramente ottima, anche in funzione delle ‘Case di Comunità’. Il corso è stato uno dei primi in Italia, nello spirito di collaborazione tra la componete infermieristica e quella medica, nel rispetto delle singole qualifiche e dei singoli ruoli. Sono veramente felice per l’iniziativa, totalmente appoggiata dal nostro Ordine”. 

Poiché il territorio dell’Asl 1 è caratterizzato da aree geograficamente difficile e da condizioni meteorologiche complesse, collegamenti di rete insufficienti e con molti centri distanti tra loro e da ospedali, ambulatori e farmacie, il servizio degli Infermieri di Famiglia e Comunità risponderà ai bisogni della popolazione, in collaborazione con il Medico di Medicina generale, gli Operatori del Distretto sanitario, i Medici specialisti, le Istituzioni Locali e le Associazioni di Volontariato.

“Il nostro progetto – spiega il dottor Marino Anfosso, Direttore delle Professioni Sanitarie - è stato pensato come il più rapido possibile per realizzare la nuova figura Infermieristica mantenendo come priorità la garanzia, valorizzazione e sviluppo delle competenze professionali, tenendo conto dei livelli della formazione universitaria che verrà acquisita dagli Infermieri che risponderanno attivamente al nostro progetto. In particolare – prosegue Anfosso -, la novità progettuale è la pianificazione di un cambiamento nei modelli di risposta sanitaria al cittadino, in termini di tempo e di vicinanza. Una risposta reale e di prossimità all’enorme incremento di bisogno di continuità dell’assistenza, educazione terapeutica soprattutto per i soggetti più fragili, affetti da multi-morbilità e anziani del nostro ampio territorio”.