Da 7,8 milioni a 800 mila euro. Il Comune di Sanremo ha ridotto drasticamente il disavanzo di esercizio nel giro di due anni e lo ha fatto grazie a una serie di politiche improntate al recupero dei crediti, nuovi incassi, minori perdite e un differente meccanismo nel calcolo dei fondi derivanti dai crediti di dubbia esigibilità.
È quanto emerge dalla relazione dell’assessore al Bilancio, Massimo Rossano, in merito al rendiconto della gestione per l’esercizio 2021 che il consiglio comunale sarà chiamato ad approvare giovedì 28. Un esercizio caratterizzato dagli eventi pandemici che hanno avuto ripercussioni sia sulle entrate che sulle spese. Importanti anche gli aiuti statali che hanno consentito all’Ente di mantenere gli equilibri.
Il disavanzo 2021, quindi, ammonta a soli 800 mila euro, un passo avanti significativo se raffrontato ai 7,8 milioni del 2019. La strada per una riduzione così drastica passa da una serie di maggiori entrate nell’anno passato ma, soprattutto, da una politica di recupero crediti in contrasto all’evasione di Tari (500 mila euro) e Imu. Un aiuto concreto è anche arrivato dalla Tassa di Soggiorno (257 mila euro), mentre si registra una flessione dell’ultima mensilità per quanto riguarda gli incassi del Casinò (meno 124 mila euro). Il titolo 1, inoltre, ha registrato maggiori entrate per oltre 2 milioni di euro, mentre il titolo 3 per 140 mila euro. Resta la macchia delle multe non pagate, per le quali Comune e Comando di Polizia Municipale sono al lavoro.
Il risultato di amministrazione del 2021 si attesta, quindi, a 53,8 milioni di euro con un disavanzo di 800 mila.
Un dato che, però, potrà essere influenzato da un doppio appuntamento di fine maggio: da una parte la relazione del sociale, dall’altro la certificazione covid che potrà lievemente modificare il risultato soggetto, quindi, a eventuale rettifica.