Eventi - 19 aprile 2022, 10:57

La famiglia di Luigi Tenco scrive a Ornella Vanoni e si scaglia nuovamente contro il Club sanremese

La cantante si esibirà domenica al Casinò e verrà premiata dal Club, anche se la famiglia del cantautore torna a scagliarsi contro

Ornella Vanoni al Festival 2021

La famiglia di Luigi Tenco, indimenticato cantautore morto a Sanremo nel 1967, ha scritto a Ornella Vanoni, cantante che domenica prossima sarà al Teatro del Casinò di Sanremo, dove riceverà un premio speciale nell’ambio del Premio Tenco.

La famiglia Tenco, nella sua missiva, chiede a Ornella Vanoni (dopo alcune sue dichiarazioni rilasciate a Repubblica) di fornire eventuali indicazioni, se in suo possesso, sulle condizioni di Luigi nei giorni che hanno preceduto la sua morte. La stessa famiglia non ha mancato nuovamente di puntare l’indice contro il Club Tenco di Sanremo, disconosciuto ed il cui attuale Direttivo è stato diffidato dai legali del cantautore dall’utilizzare il nome. Una querelle, quindi, che non sembra terminare.

“Abbiamo spesso apprezzato la sua discrezione sul nostro amato Luigi – scrive la famiglia alla Vanoni - e soprattutto la sua sensibilità, così ci appariva attraverso gli schermi televisivi, durante le interpretazioni che faceva delle sue canzoni. Poi, però, ci ha sbalorditi quando lo scorso 10 arile ha dichiarato sul quotidiano La Repubblica che Luigi Tenco ‘Era uno straccio, in quei giorni’, riferendosi al giorno in cui si esibì al Festival di Sanremo del 1967. Parole che riportano alla memoria, purtroppo, quelle del suo amico Gino Paoli che pochi mesi fa lo ha definito ‘cotto’, nonostante la loro amicizia si era interrotta nel lontano 1963 e soprattutto nonostante risulterebbe che lui non fosse presente a quel Festival. Parole poco edificanti, dette da persone che nel tempo si sono definite amiche di Luigi”.

“La realtà – prosegue la lettera inviata a Ornella Vanoni - contrariamente a quanto dichiarato, invece dimostra che nei rilievi del 1967 della Polizia Scientifica non furono rinvenuti ‘alcolici’ né ‘barbiturici’. Così come nel 2006, da perizia medico-legale d’ufficio post riesumazione, non vennero rilevate tracce di alcunché nel corpo di Luigi. Se però, dato che lei fu presente a quel Festival in qualità di artista, fosse a conoscenza di qualche informazione certa e finora omessa che possa restituire dignità umana al ragazzo che fu lasciato solo nel giorno del suo funerale proprio dai suoi colleghi-amici là presenti, sappia che saremo davvero lieti di ascoltarla”.

“In ogni caso – termina la famiglia Tenco - speriamo di poter tornare ad ascoltare le sue future interpretazioni ad eccezione della Sua prossima performance che si svolgerà domenica prossima, in quello stesso teatro del Casinò Municipale di Sanremo dove si esibì per l’ultima volta Luigi, organizzata da un Club da noi disconosciuto ed il cui attuale Direttivo è stato diffidato dai nostri legali dall’utilizzare impropriamente tale nome, attraverso cui continua a richiedere contributi economici alla collettività”.

Redazione