Attualità - 09 aprile 2022, 12:37

Spiagge pronte a tornare al pre pandemia. Schiappapietra (Sib): “In due anni nemmeno un cluster, ripartiamo con un 'quid' in più di qualità”

Il segretario del sindacato guarda con orgoglio al contenimento della pandemia nei 1.200 stabilimenti della regione e saluta il distanziamento: “Ma sugli spazi non tutti torneranno completamente indietro”

Ha decisamente i contorni di una schiarita nel cielo del mondo balneare ligure, seppur i venti della burrasca Bolkenstein continuino a soffiare con raffiche impetuose, l'ordinanza che il Ministero della Salute ha disposto per affrontare i prossimi mesi di pandemia da Covid19, ora che lo Stato d'Emergenza è cessato.

I litorali italiani, quello ligure compreso, sono infatti pronti a lasciarsi alle spalle buona parte delle misure imposte dai protocolli per contenere la diffusione del Coronavirus messe in atto nelle stagioni estive '20 e '21, come ha illustrato nei giorni scorsi l'assessore regionale al Demanio, Marco Scajola. Prima tra tutte il distanziamento tra lettini od ombrelloni a cui gli stabilimenti potranno fare "Ciao Ciao", seguendo quello che sicuramente sarà uno dei "tormentoni" estivi, pur senza dimenticare che il virus circola ancora tra noi.

Attenzione agli accessi, mantenimento di tutte le misure per garantire l’igienizzazione degli spazi e degli strumenti. La pasqua 2022 sarà però la prima nell'era della convivenza col Covid per i bagni marini liguri, dopo due anni in cui questa festività, che per molti segnava l'inizio vero e proprio della "stagione", era stata di riposo forzato: "Finalmente cominciamo a vedere un po' di luce in fondo al tunnel - ha detto ai microfoni di Radio Onda Ligure il segretario di Sib Liguria e membro della giunta nazionale, Enrico Schiappapietra - Le attività all'aperto tornano al 100% della capienza ed è una bellissima notizia che ci regalerà quella voglia di libertà e di stare all'aria aperta che da un paio d'anni mancavano un po'".

"Dobbiamo però dire che l'epidemia non è finita e l'attenzione nella gestione delle nostre attività non deve calare - continua Schiappapietra - Ricordo che abbiamo passato due anni di Covid e le regole che ci eravamo dati ci hanno permesso di non avere nemmeno un cluster in tutti i 1.200 stabilimenti della Liguria, e questo è una soddisfazione e un risultato che ci inorgoglisce". 

Vietato abbassare la guardia resta un mantra quindi per il segretario del sindacato balneari. Oltre a restare valide le regole su sanificazioni e altre misure di sicurezza e igiene, insieme all'osservanza nei chioschi e ristoranti degli stabilimenti dei protocolli ancora validi nelle stesse attività fuori da essi, torneranno però le boe, i giochi per i bambini e le animazioni. Insomma, "torna la spiaggia come l'abbiamo sempre vissuta".

Si tratta comunque di un compromesso decisamente accettabile che, ricorda Schiappapietra, "permetterà di dare risposte positive a tutti quei clienti e turisti a cui abbiamo dovuto dire di no, una perdita in Liguria del 35% della capienza. Numeri importanti che hanno messo in difficoltà anche gli albergatori che non trovavano posto spiaggia per i propri clienti e un sistema funzionante pronto a tornare a fare numeri importanti". Come ad esempio quelli relativi all'impiego: "Quel -25% di dipendenti dovrebbe tornare al periodo pre Covid e sarà un motivo di soddisfazione per tutta l'economia ligure".

Ma se per qualcuno l'imposizione di mantenere i posti in spiaggia più distanti tra loro è stata una perdita o un danno, non tutti i mali vengono per nuocere, tanto da indirizzare alcuni stabilimenti a scelte nuove nella gestione degli spazi: "Tantissimi colleghi non intendono tornare esattamente alle distanze precedenti delle attrezzature - dice Schiappapietra - Questa qualità aggiunta dell'utilizzo della spiaggia con spazi più importanti tanti decideranno di mantenerla, se non in toto almeno parzialmente. Orograficamente non siamo Toscana o Emilia Romagna, ma diciamo che la qualità di questi due anni di servizi con la contentezza sulle facce dei clienti ci ha insegnato qualcosa di positivo da mantenere e cercare di dare quel 'quid pluris' atteso da noi".

Mattia Pastorino