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Attualità | 31 marzo 2022, 08:38

Tempesta Alex, pronto il progetto definitivo del ponte sul Rio della Cà: scavalcherà l'enorme frana all'uscita del Tenda

Due le opzioni, in particolare per l'uscita dalla galleria, con o senza rotatoria. Sarà senza. Il progetto verrà presentato domani in Conferenza intergovernativa Italia-Francia

Tempesta Alex, pronto il progetto definitivo del ponte sul Rio della Cà: scavalcherà l'enorme frana all'uscita del Tenda

Lo scorso 5 maggio 2021, in sede di Conferenza intergovernativa Italia-Francia, Anas aveva presentato l'idea del ponte unico di 70 metri di lunghezza e a doppio senso di marcia da costruire all'uscita delle due gallerie sopra il Rio della Cà, per superare l'immensa voragine causata dalla tempesta Alex nell'ottobre del 2020.     

Quasi un anno per arrivare alla conferma del progetto, che i due Paesi coinvolti, Italia e Francia, appunto, volevano sostanzialmente allo stesso modo, divergendo solo per una rotonda all'uscita dal tunnel, come chiedevano i francesi. 

E' prevalsa, alla fine, la soluzione senza rotonda, quella italiana, soluzione che sarà presentata domani 1° aprile nella nuova CIG, alla quale parteciperà l'assessore regionale ai Trasporto Marco Gabusi, assieme ai colleghi d'Oltralpe.

Si spera molto nel vertice di domani, in particolar modo per la validazione del progetto che consentirà, nel giro di un paio di mesi, di indire il bando di gara e affidare i lavori di realizzazione dell'opera, indispensabile, assieme al tunnel, per il ripristino della viabilità e del collegamento su strada tra la provincia di Cuneo e la provincia di Imperia attraverso la Valle Roya, oltre che per raggiungere la Costa Azzurra.

Si chiederà anche la conferma del cronoprogramma dei lavori del Tenda bis, che dovrebbero terminare a ottobre 2023, anche se ci sono stati ulteriori rallentamenti dovuti ad una porzione di galleria dalla roccia particolarmente friabile e quindi complessa da scavare.

A fine 2025 è previsto, invece, il termine dei lavori di rifacimento della galleria storica, chiusa dall'alluvione dell'ottobre 2020 proprio perché all'uscita, sul lato francese, ora c'è solo una grande voragine, che sarà scavalcata dal ponte, di cui si attende solo l'approvazione per avviare finalmente l'iter per la realizzazione.

Barbara Simonelli

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