Il prossimo 5 aprile si riunirà a Riccione il ‘G20s’, rete delle città balneari nata nel 2018, che punta ad uno statuto speciale per comuni che conoscono un macroscopico divario tra il numero di residenti ed il numero di presenze turistiche in estate.
“Questo divario – dicono Carlo Biancheri e Mario Manni di ‘Azione’ - si traduce in una difficile gestione dei servizi essenziali, dalla mobilità all'assistenza sanitaria, anche perché spesso finanziamenti e bandi, da quelli europei ai regionali, sono pensati in funzione della popolazione residente e non di quell'effetto ‘fisarmonica’ che la stagione turistica crea ogni anno. La necessità di uno statuto speciale per queste città è poi attualissima in vista di un ripensamento della gestione del demanio marittimo a cui obbliga la direttiva Bolkestein. Ecco perché chiediamo ai sindaci dei nostri comuni costieri di prendere parte a questo incontro e di inserirsi in questo progetto”.
“Sarebbe anche l'occasione – terminano - di un più generale bilancio, decisamente non esaltante, delle riforme delle autonomie locali, da quella del Titolo V della Costituzione del 2001 a quella delle province nel 2016”.