Circa 41 anni fa la Polizia veniva riorganizzata con apposita riforma e ne veniva sancito il conseguente ordinamento civile ottenuto dopo anni di lotte e rivendicazioni sindacali di uomini che rischiarono di essere processati e condannati per il semplice fatto di chiedere il riconoscimento della dignità per i Poliziotti che allora mancava all’interno dell’Amministrazione.
Dignità che, grazie alle lotte di quegli uomini, venne estesa anche a tutte le donne del nostro Paese le quali, a partire da quella data fatidica del 1° aprile 1981, poterono partecipare ai concorsi per entrare a far parte della neo costituita Polizia di Stato.
"Nel contesto sociale in cui oggi svolgiamo le nostre più comuni azioni quotidiane - evidenzia il sindacato Slp Cgil-Uil Polizia - appare difficile comprendere ciò che allora si conquistò con le unghie e con i denti. Ma in questo giorno in cui si celebra la Festa della Donna risulta più che mai attuale affermare, con decisione e serenità, che la Legge di Riforma ha consentito di ritrovare in ogni ruolo e qualifica ai vertici dell’Amministrazione dell’Interno, donne della Polizia di Stato che espletano la loro professione, così come pure colleghe sindacaliste a tutti i livelli. L’auspicio per l’immediato futuro è certamente quello di nuove e consistenti assunzioni per una Polizia che risulta sempre più vecchia, in modo e maniera di consentire a uomini e donne di rinsaldare questo legame con il passato affinchè il patrimonio sindacale conquistato non vada perduto".