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Attualità | 23 febbraio 2022, 07:21

Meno di 400 gli imperiesi 'esentati' dal vaccino contro il covid, il Ministero specifica: gravidanza e allattamento non sono controindicazioni

Il dato fa riferimento ad un arco temporale che parte dal 1 agosto e riguarda una platea di 206.002 residenti, a cui è rivolta la campagna vaccinale, rappresenta appena lo 0,18% del totale

Meno di 400 gli imperiesi 'esentati' dal vaccino contro il covid, il Ministero specifica: gravidanza e allattamento non sono controindicazioni

Sono 382 gli imperiesi che usufruiscono dell'esenzione e non possono sottoporsi al vaccino anti-covid. Il dato fa riferimento ad un arco temporale che parte dal 1 agosto e riguarda una platea di 206.002 cittadini, a cui è rivolta la campagna vaccinale, e quindi rappresenta "solo" lo 0,19% del totale. 

Secondo le disposizioni del Ministero della Salute hanno diritto al certificato di esenzione tutti coloro che, per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, non possono essere vaccinati o per cui la vaccinazione deve essere rimandata.

Dal 7 febbraio scorso la certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti-covid 19 viene rilasciata esclusivamente in formato digitale in modo da permettere la verifica attraverso la scansione del QR code e con gli altri sistemi di verifica automatizzati. Questa documentazione non va confusa con il green pass ed è valida solo in Italia. Serve, però ad accedere alle attività e ai luoghi dove è obbligatorio avere la certificazione verde base o rafforzata. 

La validità delle certificazioni di esenzione dalla vaccinazione è indicata nella certificazione stessa e dipende dalla specifica condizione clinica che ne ha giustificato il rilascio. Se si contrae la malattia la certificazione di esenzione viene revocate e poi riattivata automaticamente con la guarigione.

Questa documentazione non può contenere i motivi che hanno portato all'esenzione per tutelare la privacy dei cittadini, ma il Ministero della Salute- nelle linee guida- specifica in modo da agevolare i medici di medicina generale che sono autorizzati al rilascio insieme ai pediatri di libera scelta, ai medici vaccinatori delle varie aziende sanitarie degli enti e dei servizi regionali, dai medici USMAF o SASN -  la differenza tra controindicazione e precauzione.

In particolare la controindicazione è una condizione nel ricevente che aumenta il rischio di gravi reazioni avverse. In generale una vaccinazione non deve essere somministrata quando è presente una controindicazione perché il rischio delle reazioni avverse è maggiore dei vantaggi indotti dalla vaccinazione. La presenza di una controindicazione a quello specifico vaccino non esclude la possibilità che possano essere somministrati altri vaccini disponibili.

La precauzione è invece, una condizione nel ricevente che può aumentare il rischio di gravi reazioni avverse o che può compromettere la capacità del vaccino di indurre un’adeguata risposta immunitaria. In generale, quando è presente una precauzione può essere necessario approfondire il singolo caso valutando il rapporto beneficio-rischio; questa valutazione deve essere riferita allo specifico tipo di vaccino che si intende somministrare. La presenza di una precauzione riferita a quello specifico vaccino non esclude la possibilità che possano essere somministrati altri vaccini disponibili. 

Per il vaccino Comirnaty (Pfizer-Biontech) e lo Spikevax (Moderna) le controindicazioni riguardano l'ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Tra le raccomandazioni del dicastero della Salute si ribadisce poi, che nè la gravidanza nè l'allattamento non sono controindicazioni alla vaccinazione anti-covid. 

Angela Panzera

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