La Liguria e il Ponente sono stati e sono tutt’ora territori di ‘ndrangheta. Lo confermano le continue operazioni, gli atti criminali, ma anche le costanti relazioni dell’antimafia.
La stretta correlazione tra Liguria e Calabria è stata discussa questo pomeriggio al Casinò di Sanremo per il primo incontro della nuova stagione dei Martedì Letterari che ha visto la presentazione del libro “Narcotica” del giornalista Valerio Cataldi, evento al quale ha preso parte anche il Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho.
Importante la correlazione tra gli interessi delle organizzazioni criminali e il comparto turistico in crisi dopo i due anni di pandemia che, di fatto, hanno bloccato i flussi di vacanzieri.
L'intervista
“La ‘ndrangheta continua a proiettarsi nelle regioni del nord e colonizza, amplia la propria propria presenza e si infiltra nel tessuto economico - ha dichiarato De Raho - è un periodo propizio laddove il settore alberghiero ha grande difficoltà, la ‘ndrangheta ha il problema di allocare le proprie ricchezze. Molto spesso tende ad acquistare non rilevando le quote sociali, ma facendo passare il denaro attraverso sistemi molto complessi in modo da creare un meccanismo di restituzione rispetto a quale il soggetto economico non riesce ad adempiere e da quel momento gestisce mantenendo l’apparenza di quel soggetto economico che tradizionalmente ha gestito la propria attività”.
Il business centrale resta, però, quello del narcotraffico nel quale la Liguria e la provincia di Imperia continuano a recitare un ruolo cruciale: “Al di là del passaggio con la Francia, abbiamo Genova che è uno dei porti di cui si avvale la ‘ndrangheta per l’importazione della cocaina in rapporto molto stretto con i Paesi stranieri - ha aggiunto il Procuratore Nazionale Antimafia - Imperia può essere un territorio di passaggio”.