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Attualità | 22 febbraio 2022, 10:27

Al Fermi Polo Montale di Ventimiglia il convegno su ictus e fattori di rischio

L'incontro ha interessato gli studenti delle classi terze dell'indirizzo Socio Sanitario- Servizi alla persona, interessati anche al corso OSS appena iniziato, le classi quarte e quinte dell'indirizzo AFM

Al Fermi Polo Montale di Ventimiglia il convegno su ictus e fattori di rischio

Il 22 febbraio presso i locali dell'Istituto Fermi Polo Montale di Ventimiglia si è svolto un importante convegno sull'ictus, come patologia e come conseguenza di fattori di rischio che ha coinvolto, oltre agli studenti delle classi terze dell'indirizzo Socio Sanitario- Servizi alla persona, interessati anche al corso OSS appena iniziato, le classi quarte e quinte dell'indirizzo AFM. A fare da relatori il Prof. Carlo Gandolfo, Ordinario di Neurologia presso l’Università di Genova, e il Prof. Francesco Alberti , Direttore di Neurologia di Sanremo e Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici di Imperia.

Sono state fornite agli studenti delle interessanti informazioni sulla patologia in oggetto, illustrandone inoltre i fattori di rischio, i sintomi , la terapia e la prevenzione, con l’utilizzo di slides e di video informativi a livello nazionale e internazionale. Inoltre è stato fornito agli studenti un questionario a risposta multipla sul problema ICTUS, compilato all’inizio e alla fine dell’intervento e consegnato al Relatore, per una statistica sulle capacità dei giovani di rendersi conto del rischio della malattia.

Infatti la finalità del progetto è quella di divulgare il più possibile una corretta informazione sull’Ictus ai giovani, tramite l’intervento di un medico esperto con particolare competenza nel campo della patologia cerebro-vascolare. Per quanto riguarda i fattori di rischio della malattia i relatori hanno fornito elementi che riportano a corretti stili di vita non solo in relazione alla patologia in questione, come ipertensione, diabete, fumo, obesità, abuso di alcool, stress ma comunque determinanti in questo contesto.

"Alla formazione e alla didattica che si affrontano e si perfezionano quotidianamente presso il nostro Istituto si associano in questo modo informazione e sensibilizzazione – dichiara la Dirigente Scolastica, Antonella Costanza – perché oltre alla conoscenza dei fenomeni è ormai determinante lavorare sui fattori che determinano le patologie, seguendo l'adagio sempre valido per cui “prevenire è meglio che curare”. E la finalità del nostro corso Socio Sanitario è quello di attuare, fra le altre, una politica di conoscenza e di prevenzione. Le buone prassi di vita concorrono a evitare conseguenze pericolose se già seguite in età giovanile. Un sentito ringraziamento va ai medici che sono intervenuti e alla referente alla salute della nostra scuola, la Prof. ssa Eleonora Cafici".

C.S.

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