/ Attualità

Attualità | 17 febbraio 2022, 12:34

Intelligenza artificiale e Imaging Iperspettrale, conferenza del Soroptmist International Club di Sanremo (foto)

Relatori il Dr Andrea Baronci, Fisico ricercatore all'Istituto di Fisica Applicata Nello Carrara del CNR di Firenze, e la Dottoressa Chiara Canfailla, Ing. Elettronico e delle Comunicazioni

Intelligenza artificiale e Imaging Iperspettrale, conferenza del Soroptmist International Club di Sanremo (foto)

Il 16 febbraio 2022 il Club Soroptimist di Sanremo, presieduto da Patrizia Aprosio Rossi ha organizzato presso la Villa Nobel di Sanremo una conferenza con il Dr Andrea Baronci, Fisico ricercatore all'Istituto di Fisica Applicata Nello Carrara del CNR di Firenze, e la Dottoressa Chiara  Canfailla, Ing. Elettronico e delle Comunicazioni, tirocinante presso IFAC- CNR, dal titolo ‘Oltre il simbolo -  Alla scoperta degli antichi geroglifici egizi grazie all’Intelligenza Artificiale e all’Imaging Iperspettrale'.

Alle ore 17 i Relatori hanno esposto i dati delle loro ricerche - sul contributo dell'Intelligenza Artificiale e dell'Imaging Spettrale per il riconoscimento dei geroglifici egizi - ad un folto numero di docenti e studenti delle Scuole secondarie di II grado in quanto l'evento rientra nel Progetto STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), sostenuto  dai Club Italiani del Soroptimist International,  che si propone  di abbattere i pregiudizi di genere rispetto alle materie scientifiche, diffondendo la conoscenza e la passione per le discipline STEM tra le giovani studentesse al fine di permettere loro di ampliare l'orizzonte delle scelte universitarie e promuovere l'interesse per le carriere STEM.

Alle ore 20 i Dottori Barucci e Canfailla hanno partecipato alla conviviale del Club Soroptimist di Sanremo, suscitando grande interesse per il lavoro di ricerca svolto da parte  della Presidente Aprosio, delle Socie e dei numerosi conoscenti e ospiti intervenuti, tra cui alcuni Dirigenti Scolastici.

A duecento anni dalla loro decifrazione (1822) da parte dell'archeologo  Jean Francoise Champollion i geroglifici egizi affascinano ancora grazie alla loro natura pittografica. Oggi, quei simboli complessi, dotati di natura ideografica e fonografica, possono essere riconosciuti e tradotti con l’ausilio dell’Intelligenza artificiale.

Per Intelligenza Artificiale si intende una branca dell' Informatica che si occupa di creare sistemi in grado di eseguire compiti che normalmente richiederebbero l'intelligenza umana. Oggi l'Intelligenza Artificiale è una realtà concreta ed è dappertutto:  smartphone, robot, veicoli a guida autonoma, traduzione del linguaggio (Google Transalate), finanza, Amazon, e medicina.

I Relatori Dottori Barucci e Cainfailla hanno illustrato i risultati della ricerca che ha coinvolto l’Istituto di Fisica Applicata del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IFAC), il Dipartimento d’Ingegneria dell’Università di Firenze – di cui fanno entrambi parte - e il Centro studi Camnes (Center for Ancient Mediterrean and New Eastern States) cui collabora l'egittologo Massimiliano Franci. Il sistema creato per la decodificazione dei simboli egizi si chiama Glyphnet, una rete neurale addestrata a riconoscere i geroglifici, qualunque sia il supporto su cui si trovano, come ad esempio la pietra di una stele, un papiro o piuttosto una tavoletta di legno o di ceramica.

La ricerca non solo dimostra la possibilità della traduzione automatica di antichi documenti egizi, ma offre nuove prospettive per la risoluzione di questioni aperte quali la codifica, riconoscimento e traslitterazione dei segni geroglifici. L’uso dell’Intelligenza Artificiale corre in aiuto agli studiosi nell’approfondire diversi aspetti della scrittura, come la topo-sintassi dei segni geroglifici combinati per formare parole; l’analisi linguistica dei testi; il riconoscimento di segni corrotti, riscritti, cancellati; fino alla possibilità del riconoscimento della scuola dello scriba o alla mano dello scultore.

Successivamente i Dottori Barucci e Canfailla hanno riferito sui dati di un'altra ricerca che li vede coinvolti -  in cui è possibile che alcune informazioni celate alla vista, possano essere rivelate attraverso immagini a lunghezze d’onda diverse dal visibile (imaging iperspettrale), andando a creare uno scenario informativo complesso, ancora analizzabile nel paradigma dell’Intelligenza Artificiale.

“La speranza - conclude Barucci - è che questo primo studio apra la strada verso una stabile collaborazione fra le comunità che si occupano di archeologia e di intelligenza artificiale, per creare nuovi strumenti che facilitino il lavoro degli studiosi delle scritture delle antiche civiltà”.

C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium