Sanremo punta sempre di più sul suo mare, sulla costa, sulle spiagge, sul litorale. E dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono un’occasione da non perdere.
L’amministrazione ha così affidato all’ex assessore Luca Emanueli la stesura di un progetto per poter accedere ai fondi del PNRR e, così, investire sul waterfront. Il Comune vuole farsi trovare pronto progetti alla mano in caso di eventuali spiragli nella pioggia di fondi europei in arrivo.
La progettazione mette al centro le spiagge libere sanremesi con un’attenzione particolare al tema dell’erosione e l’obiettivo al 2050.
“Il progetto riguarda la difesa del territorio e il rafforzamento dell'economia e permette di programmare e pianificare la messa in atto di un sistema di difesa proattivo - spiega il Comune in una nota - difesa che diventa così non una semplice reazione ad un' emergenza, come risposta immediata ad un evento negativo inatteso, bensì anticipazione alle esigenze future e possibilità di favorire il cambiamento. La fragilità della costa potrebbe rivelarsi infatti un pericolo per l'economia turistica locale, che sarebbe la prima a patire le conseguenze di una mancata opera di prevenzione. Al contrario, un intervento nel presente, lungimirante, potrebbe provvedere alla difesa del territorio e, al contempo, rivelare risorse inaspettate”.
“Oggi è possibile integrare il sistema di difesa con il recupero di interi tratti di costa all'uso balneare, consolidare e estendere la superficie delle spiagge in erosione, facilitare la discesa a mare nei tratti di scogliera ostici alla balneazione, ecc - proseguono da palazzo Bellevue - l'estensione a mare del progetto potrebbe comprendere un ulteriore rafforzamento della strategia complessiva attraverso la realizzazione di: un campo boe nelle aree maggiormente frequentate dai natanti da diporto e di opere finalizzate al ripopolamento ittico e alla salvaguardia della flora subacquea (praterie di fanerogame) una serie di interventi che, oltre ad estendere l'attrattività del litorale, aumenterebbero la ricchezza dei fondali favorendo anche l'economia della pesca”.
Lungo la costa, il masterplan implementa un sistema parallelo alla ciclopedonale e più efficaci connessioni al tessuto della città, ampliando lo spazio urbano dedicato al benessere (wellness), al tempo libero (loisire) e al turismo. Il masterplan riguarda esclusivamente tratti di costa attualmente destinati a spiaggia libera, spiaggia libera attrezzata o tratti non balneabilli.
Nel dettaglio:
Spiaggia Capo Pino
L'aumento di superficie realizzabile con le nuove opere è stimato in circa 3.800 m. Lungo la spiaggia si ipotizza la realizzazione di un percorso pedonale e servizi. Inoltre, per favorire la balneazione viene ipotizzata una discesa a mare attrezzata. Si prevede la sistemazione della discesa pedonale dalla Strada del Tiro a Volo e l'integrazione dei nuovi percorsi con un parcheggio per biciclette.
Spiaggia Italo Calvino
L'aumento di superficie è stimato in circa 32.000 m. Lungo la spiaggia si ipotizza la realizzazione di più punti di servizi. Allo stato attuale sono presenti spiagge libere attrezzate e spiaggia libera. Si prevede il rifacimento delle scogliere di levante e ponente, l'eliminazione delle scogliere interne e la realizzazione di barriere soffolte parallele alla costa liberando la vista verso il mare. Riguardo alla relazione con il Lungomare Italo Calvino si rimanda alla seconda fase previa verifica della presenza di eventuale progetto su iniziativa privata finalizzato alla trasformazione dell'area stessa. A ridosso di spiaggia San Martino e spiaggia Banchette il progetto prevede un percorso pedonale che partendo da Porto Sole arrivi all'inizio di Strada dei Tre ponti con la ricostruzione del ponte in corrispondenza del Rio San Martino.
Spiaggia San Martino
L'aumento di superficie è stimato in circa 10.300 m. Con l'ampliamento della spiaggia di punta San Martino, lungo il tratto di spiaggia a levante, oltre il Rio, si ipotizza la realizzazione di tre strutture di servizio e, per favorire la balneazione, sono ipotizzati alcuni elementi di discesa facilitata a mare. Si prevede inoltre la sistemazione del collegamento della spiaggia con via Scoglio. Nella fase successiva sarà valutata l'effettiva possibilità di ampliare il parcheggio presente al termine di via Scoglio.
Spiaggia Banchette
L'aumento di superficie è stimato in circa 12.500 m. Lungo la spiaggia si ipotizza la realizzazione di due punti di servizi e, per favorire la balneazione, vengono ipotizzati un nuovo punto di discesa a mare e la realizzazione di due pontili. Nella seconda fase verrà valutata l'ipotesi di un collegamento dalla ciclopedonale alla spiaggia lungo il
Rio Valdolivi
Dalle spiagge San Martino e Banchette sono previsti i punti di partenza per l'esplorazione subacquea delle zone di ripopolamento ittico.
Località Tre Ponti
Le opere di ripascimento delle spiagge sono già nei programmi dell'Amministrazione comunale. Nella seconda fase di progettazione sarà verificata la possibilità di realizzare un parcheggio tra l' Aurelia e la ciclabile accessibile anche dalla Strada dei Tre Ponti.
Località Capo Verde
Ripristino del collegamento dalla ciclabile al mare e realizzazione di due discese a mare per facilitare la balneazione e l'esplorazione subacquea. Tra località Tre Ponti e località Capo Verde, come da previsione PUD, è prevista la realizzazione di un campo boe.
Spiaggia Bussana e Spiaggia dell'Annunziata
L'aumento di superficie è stimato in circa 4.500 m*, per la Spiaggia di Bussana e in circa 1.100 m per la Spiaggia dell'Annunziata. Lungo la spiaggia di Bussana si ipotizza la realizzazione di un punto servizi, la realizzazione di una struttura di discesa a mare e di un pontile.
Alcuni numeri
Sanremo ha un litorale di 12 chilometri circa e allo stato attuale dei 12.000 metri, 4500 metri circa (il 40% del totale), corrispondono a spiagge. Di questi, metà sono stabilimenti e metà spiagge libere o spiagge libere attrezzate. La superficie complessiva di spiaggia è circa 130.000 metri quadrati. Con il masterplan il litorale balneabile dagli attuali 4500 metri arriverà a 5200 metri circa. La superficie delle spiagge sfiorerà il raddoppio, passando dagli attuali 130.000 metri quadrati a quasi 200.000 metri quadrati. Il costo complessivo (opere, spese tecniche, imposte, ecc.) delle opere è stimato in 80 milioni di euro: 56 milioni, il 70%, opere per spiagge, attrezzature, servizi e strutture di difesa il 10%, 8 milioni circa, opere per la messa in sicurezza idraulica. Dei restanti: il 10%, 8 milioni circa, per opere subacquee di ripopolamento marino un ulteriore 10%, 8 milioni circa, per parcheggi a servizio delle spiagge.
Valore
Realizzare un metro quadrato di spiaggia in più oggi costerebbe circa 900 euro, a fronte di un rendimento lordo stimato (comprendendo l' indotto) dell'ordine di circa metà dell'investimento.
“Questo progetto è stato presentato in Comune prima di Natale - commenta il sindaco Alberto Biancheri - un lavoro che parte da oltre un anno fa, stiamo attraversando un momento delicato, abbiamo un'opportunità fantastica per cambiare il volto del territorio. Stiamo rincorrendo qualsiasi possibilità di aderire alle aperture finanziarie ma c'è una difficoltà enorme da parte dell'ente. Serve un lavoro di mesi e non è semplice. Dobbiamo trovare supporto anche con tecnici che ci diano la possibilità di avere un quadro di quello che potrebbe servire per alcune tematiche che si discutono da decenni. Proponiamo un intervento complessivo per 80 milioni di euro da capo Pino a Bussana Mare suddiviso in quattro blocchi. Questo intervento consentirà un ampliamento delle spiagge”.
“ Abbiamo ragionato di anticipo rispetto alle problematiche che si sono registrate nel 2018 - aggiunge l’assessore Mauro Menozzi - presentiamo un quadro generale di sviluppo del nostro fronte mare, l'incarico riguarda la difesa della costa, l'ampliamento delle spiagge libere e libere attrezzate e una serie di considerazioni pratiche e tecniche per lo sviluppo del settore turistico”.
“Ragioniamo in ottica dei cambiamenti climatici, quando in Liguria, con l'innalzamento del mare, sarebbero penalizzate le spiagge e non le case come, invece, succederebbe in Romagna - spiega il progettista Luca Emanueli - pianifichiamo in anticipo una strategia per le spiagge in modo da espanderle e rendere utilizzabili e accessibili. Ragioniamo con una 'difesa proattiva' per prevenire”.
Le interviste