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Politica | 06 febbraio 2022, 13:36

Sanremo: la protesta dei radicali in giro per la città, "Chi sono gli ultimi? I migranti, i detenuti… o i migranti detenuti?"

Un uomo sandwich simbolicamente vestito con un pigiama a righe, riconducibile all'immagine stereotipata di un detenuto, si è mosso nella città del Festival per sensibilizzare la gente sulle condizioni dei migranti, quindi la problematica di Ventimiglia e più in generale anche sulle condizioni delle persone in carcere.

Sanremo: la protesta dei radicali in giro per la città, "Chi sono gli ultimi? I migranti, i detenuti… o i migranti detenuti?"

"Chi sono gli ultimi? I migranti, i detenuti… o i migranti detenuti ?", questo il messaggio provocatorio lanciato dal gruppo radicale Adele Faccio GRAF Radicali italiani Imperia, impegnato stamani in una protesta in giro per Sanremo. Un uomo sandwich simbolicamente vestito con un pigiama a righe, riconducibile all'immagine stereotipata di un detenuto, si è mosso nella città del Festival per sensibilizzare la gente sulle condizioni dei migranti, quindi la problematica di Ventimiglia e più in generale anche sulle condizioni delle persone in carcere. 

"Quest’anno, oltre il solito appuntamento nazional-popolare, prodotto tipico dei valori nostri ma mancano gli ultimi, appunto. E chi sono gli ultimi, oggi? I migranti, i detenuti, i migranti detenuti? - si chiede Gian Piero Buscaglia - Credo che gli uomini di chiesa sempre nei giorni festivalieri avrebbero fatto miglior figura a ricordare i sofferenti di oggi, in contrasto allo sfavillio di luci colori lusso effimero navi telecamere. Non che tutto ciò sia peccaminoso ma almeno i preti potrebbero dedicar la loro attenzione ad altro anziché seguire con cipiglio puntiglioso le baggianate trasmesse in tv, additando le blasfeme comparsate. Così facendo regalano pubblicità gratuita proprio a chi la insegue". 

"Come si sarebbero comportati, al loro posto, personaggi di ben altro spessore culturale e teologico come Don Virgilio Fantuzzi, Padre Arpa o lo stesso povero Don Orione? Probabilmente avrebbero fatto notare che 'chi profana, crede; e che si bestemmia nei soli paesi cattolici'. - prosegue Buscaglia - Se ci si vuol davvero scandalizzare, ben altri sarebbero i temi: nel carcere di Valle Armea i detenuti sono affollati, esasperati, non hanno accesso al lavoro, ricorrono ad atti estremi come dar fuoco alle celle; un detenuto straniero, visitato la scorsa estate dalla presidente della Coop. Senape che già lo conosceva e seguiva a Casale-Vercelli, è stato isolato, era affetto da tubercolosi. Si è ustionato in seguito a sua protesta ed è poi deceduto dopo lunga agonia. Ad un altro è stata amputata una mano".

""Poi ci sono i migranti: a 15km da Sanremo c’è il confine italo-francese; il Comune di Ventimiglia ed Autorità ministeriali assortite hanno imposto la chiusura del Centro d’accoglienza e ora lamentano la presenza di vagabondi per strada, lungo i binari, sul greto del fiume e al freddo. - denuncia Buscaglia - Si vagheggia di creare dal nulla improbabili nuovi complessi a poche centinaia di metri dal confine, la voglia dei disperati ne sarebbe incentivata: come mostrare l’acqua agli assetati e poi non dargliela. Quando poi la soluzione è lì, sotto il naso: basta utilizzare il vecchio Deposito personale viaggiante dentro la stazione Fs di Ventimiglia, a cui si accede dal 1° binario. Concludendo, tutto questo clamore di festival, controfestival e scandaletti assortiti. Alla fine pare la solita gran distrazione di massa". 

Redazione

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