Elisa è tornata in gran carriera sul palco dell'Ariston con “O forse sei tu”. La canzone è sempre rimasta in testa alla classifica ed è un ritorno agli elementi classici della musica della cantante: "Non c’è molta contemporaneità, ma è un tema molto classico, anche il messaggio che porta è un po’ senza tempo" .
Oggi come 21 anni fa, l'artista evita di concentrarsi sulla competizione in sè: "Sono contentissima di come sta andando, non era scontato. La gara non l’amavo neanche 21 anni fa, ma diciamo che sono venuta per lo stesso motivo, ovvero la possibilità di portare il lavoro nuovo. La vittoria per me sta nell'amore e nell'affetto che ricevi dall'esterno, e la risposta delle persone oggi è stata meravigliosa. Vittoria e fallimento sono passeggeri, ciò che resta è la voglia di fare belle cose e di dare il massimo".
Look che guarda al passato e al futuro
Anche il look portato da Elisa al 72° Festival di Saremo è studiato per essere un girotondo tra passato e futuro: "La scelta del bianco è per questo gioco di tornare a 21 anni fa come immagine, e al tempo stesso riprende il disco nel ritorno al futuro. Anche il trucco con queste linee grafiche molto contemporanee è la definitiva conferma di come io sia legata a elementi eterei e ancestrali, cose che da sempre ho amato o con cui ho giocato sempre tanto".
La cover: omaggio alla danza e a un film cult come Flash Dance
Come cover Elisa ha scelto il brano straniero “What a feeling” di Irene Cara. "Mi sono identificata in Alex come tante ragazze e bambine dell'epoca. E' un film cult per tutti gli amanti della danza. Io ho sempre ballato per me e da sola, quasi mai pubblicamente. Proprio perché amo la danza, non mi piace l'idea di rubare inquadrature con movimenti inutili e quando ho chiamato Elena D'Amario, ha portato in scena un’interpretazione sua, bellissima".