L’edizione numero 72 del Festival non sarà solo la seconda in emergenza pandemica, ma verrà ricordata per il ritorno del pubblico al teatro Ariston dopo un anno di silenzio forzato.
Un’emozione non da poco per chi vive quelle mura 365 giorni all’anno e ha visto crescere la casa del Festival attraverso i decenni che hanno fatto la storia della musica italiana e internazionale.
“Sarà un effetto bellissimo di energia, il pubblico è una forma di energia che si dona agli artisti e a tutti coloro che vanno sul palco - commenta ai nostri microfoni Walter Vacchino, patron dell’Ariston - quello che è mandato l’anno scorso ad Amadeus e Fiorello è stata proprio la forza del pubblico che penso possa dare un nuovo connotato a una trasmissione che l’anno scorso ha toccato il vertice con i Måneskin che hanno ottenuto quello che all’inizio sembrava impensabile per loro, per il Festival, per il direttore artistico e per tutta l’Italia”.