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Eventi | 30 gennaio 2022, 19:21

Sanremo: ‘Io Creo’, mostra monografica su Alfredo Rapetti Mogol alla Galleria Palla Blu

Alfredo Rapetti Mogol è un figlio d’arte che ha saputo trasmutare la vena artistica connaturata nella sua famiglia in un percorso dalla grande sintesi personale e dalla forte originalità

Alfredo Rapetti Mogol

Alfredo Rapetti Mogol

Dall’1 al 20 febbraio presso la Galleria Palla Blu di via Matteotti 7 a Sanremo. La Stemax Eventi presenta Io Creo una mostra monografica su Alfredo Rapetti Mogol.

Nato nel 1961 a Milano, Alfredo Rapetti Mogol è un figlio d’arte che ha saputo trasmutare la vena artistica connaturata nella sua famiglia in un percorso dalla grande sintesi personale e dalla forte originalità.

Nel corso della sua carriera ha saputo intrecciare l’attività di paroliere con quella di artista figurativo, in un connubio delle arti di rara efficacia. In ambito musicale ha firmato testi per Laura Pausini, Mina, Eros Ramazzotti, Elisa, Nek, Mango. Quest’anno è presente alla LXXII edizione del Festival di Sanremo, firmando la canzone di Michele Bravi “Inverno dei fiori”. Il suo percorso artistico lo ha invece portato a esporre in importanti istituzioni italiane, come Palazzo Strozzi a Firenze, il Museo della Permanente a Milano e la Biennale di Venezia nel 2001 e nel 2007.

La mostra, dal titolo Io creo presenta l’ultimo ciclo di lavori dell’artista, che indaga la scrittura attraverso il segno pittorico.

La parola viene scomposta per analizzarne la natura più intima, in un processo in cui i singoli sintagmi e le sillabe si sommano e si ricompongono fino a dare vita a significati inediti.

Le chiavi interpretative dei messaggi vengono inizialmente celati allo spettatore, che è invitato a intraprendere un percorso di decodifica del significato segreto dell’opera.

I lavori di Rapetti Mogol sono il mezzo attraverso il quale si attiva un processo di partecipazione non solo fisica, ma emotiva, rispetto alla fruizione artistica. Un complesso sistema lirico di segni e sensazioni, in una dimensione che intreccia sensorialità diverse, dallo sguardo alla parola.

Il rimando è quello a significati diversi, a dimensioni di tempi e spazi sconosciuti, che vengono vocati attraverso la forza inedita di suoni che si incontrano.

«La creatività - dice l’artista - nasce da una visione, una vibrazione che è quasi sempre figlia del cielo e ci attraversa come una luminosa corrente elettrica, rivelandoci la parte, a volte nascosta, della nostra natura».

La dinamica interattiva scatenata dalle opere di Mogol e la valenza concettuale della riflessione sul linguaggio sono, per così dire, “riscaldate” dall’impiego di differenti materiali dalla tela al marmo, alle composizioni in dittici e trittici alla scelta cromatica ricercata, riscontrabile soprattutto nelle opere con le lettere dell’alfabeto: tutti “sintomi” di una esigenza e di un interesse estetico che è da considerare elemento imprescindibile di qualsiasi espressione d’arte.

C.S.

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