Il gruppo di cultura politica della Federazione Operaia di Sanremo, interviene nel dibattito che si è sviluppato nei giorni scorsi sulla esternalizzazione dell’Hub vaccinale, dopo la notizia pubblicata dal nostro giornale.
“Il 24 maggio del 2021 (nell'ambito di un confronto nella sede della FOS) – sostiene il gruppo - illustrammo e consegnammo alla Dirigenza di Asl 1, ai diversi Amministratori Locali presenti e ad una folta rappresentanza dei Sindacati (territoriali e di categoria), un nostro corposo documento (che successivamente è stato consegnato anche ad esponenti politici) avente come titolo ‘Riflessioni sulla Sanità post Covid-19 per il Distretto Sanitario di Sanremo. Questo è il momento di programmare a breve, medio e lungo termine’. In quel documento è presente anche un capitolo dedicato alla vaccinazione contro il Covid-19”.
“Considerato che la vaccinazione contro il Covid-19 non è e non sarà limitata al solo 2021 – sostiene il gruppo nel documento - ma si dovrà ripetere nel prossimo anno e molto probabilmente anche in quelli successivi, noi riteniamo che dai prossimi mesi (soprattutto in quelli estivi) si programmi e si perfezioni un sistema, il più possibile stabile e condiviso, per la gestione della campagna vaccinale anche per i prossimi anni. Sostanzialmente si tratta di assicurare, in modo permanente, un importante livello di direzione e di operatività”.
Il capitolo si chiudeva con l'affermazione di un concetto semplice e chiaro: ‘solo un sistema di Medicina Territoriale forte ed organizzato, il più possibile vicino alle persone e con una efficace capacità di tracciamento, può consentire di dare risposte adeguate’. “Ci siamo limitati ad enunciare solo una piccolissima parte di quel corposo documento. Oggi – va avanti il gruppo - a quasi 8 mesi da quell'incontro, dobbiamo prendere atto che ancora una volta si è continuato ad operare (a tutti i livelli) come nel passato. Rispetto alla decisione di Asl 1 di esternalizzare l'Hub vaccinale di Taggia certamente avremmo preferito che la gestione dell'Hub fosse rimasta in capo ad Asl 1, ma per questa possibilità nei mesi passati andavano fatte (nelle sedi deputate: Giunta e Consiglio Regionale, Asl e Conferenza dei Sindaci) scelte coerenti, purtroppo questo non è avvenuto”.
Secondo il gruppo della Fos e considerato che la campagna vaccinale è in ritardo, ora va fatto di tutto per incrementarla: “Ma nello stesso tempo si prenda atto, soprattutto da parte di chi è presente nelle diverse Istituzioni, di un fatto reale e incontrovertibile: il personale medico ed Infermieristico (pubblico, privato o già in pensione ma disponibile) presente sul nostro territorio è numericamente insufficiente rispetto alle reali esigenze di oggi, come lo era anche negli ultimi 10 anni fa. La situazione che si è determinata deve essere un monito e una lezione per tutti ma soprattutto per le autorità preposte alla tutela della salute pubblica. Nello stesso tempo è necessario cominciare a ragionare (cosa che andava fatta da ieri) per la realizzazione, con particolare riferimento alla Medicina di Prossimità, dei contenuti che fanno riferimento alla missione 6 ‘Salute’ del PNRR”.
Secondo il gruppo è necessario che tutti i comuni del territorio di Asl 1 (individualmente o in forma associata) si facciano carico (dato che si stanno predisponendo i Bilanci di Previsione per il 2022) della messa in campo di iniziative rispetto all'informazione, alla formazione e ai necessari incentivi in favore di studenti maturandi che vogliono intraprendere (ma non possono) gli studi finalizzati alle professioni che fanno riferimento al campo medico e paramedico.
Il gruppo, con passione e coerenza intellettuale, continuerà a impegnarsi: “Nel solo modo che ci è concesso – termina - stimolare il confronto affinché chi ricopre un ruolo di responsabilità assolva al proprio mandato (elettivo o di nomina) in modo efficace e concreto, partendo da un presupposto fondamentale: per avere un risultato accettabile e per non creare inutili contrapposizioni, è necessario che ci si confronti anche con le rappresentanze del lavoratori e con i tanti soggetti della società civile che si interessano delle problematiche che fanno riferimento alla sanità e al socio sanitario del nostro territorio”.