“La situazione è drammatica, senza la boccata d’ossigeno del Festival non arriviamo ad aprile”. Non fa giri di parole Silvio Di Michele, presidente di Federalberghi Sanremo, nel descrivere la situazione degli hotel cittadini dopo le vacanze di fine anno. Dal 1° di gennaio le strutture si sono svuotate e le stanze vuote pesano come un macigno su un settore letteralmente falcidiato dai due anni di pandemia.
“Alberghi vuoti e senza aiuti, non abbiamo sovvenzioni per gli affitti o cassa integrazione per i dipendenti - aggiunge Di Michele nel fotografare una situazione a dir poco complessa - con l’aumento a dismisura delle bollette uno più uno arriva a fare cinque. Dobbiamo arrivare in qualche modo a Pasqua e al Rallye”.
Per chi ora sta patendo le conseguenze della nuova ondata l’ipotesi rinvio del Festival (da alcuni giorni smentita dalla Rai) sembra una circostanza a dir poco marginale, come emerge dalle parole di Di Michele: “Abbiamo sempre preso le cose con le pinze, conosciamo bene la Rai e le problematiche di un eventuale rinvio. L’unica cosa importante è che si faccia e nelle migliori condizioni possibili, se non sarà al 100% sarà all’80% e lo prendiamo così. Dovremo cercare di non mettere i bastoni tra le ruote alla Rai”.
Rimane, infine, un pizzico di ottimismo nel raffronto con il 2021, quando la città accolse il Festival nel silenzio più totale. “Era stata tragica, quest’anno con il super green pass si potrà uscire, andare a cena e nei locali, la situazione è migliore” conclude Di Michele.