“Sono molto preoccupato, come residente dell’entroterra ma anche come Sindaco e Amministratore sul territorio perché il ‘Parco delle Alpi Liguri’ è un valore intrinseco, a prescindere da chi è al vertice delle Istituzioni, visto che è uno strumento di governo della zona”.
Lo ha detto il Sindaco di Pigna, Roberto Trutalli, che è intervenuto dopo le interviste pubblicate dal nostro giornale, al Sindaco di Triora e al Consigliere Oddo del suo stesso comune. Trutalli ha detto la sua in relazione al malcontento evidenziato verso l’attuale gestione del parco.
“Noi, come amministratori – prosegue – possiamo solo arricchirlo con il nostro mandato. Per quanto riguarda la rappresentatività del parco è la Legge che riconosce il Consiglio formato da cinque esponenti. Oggi abbiamo tre amministrazioni più il Presidente che non fa parte del parco (il Sindaco di Pieve di Teco, ndr) ma forse la Legge dovrebbe essere emendata, consentendo la rappresentanza a tutti i sette comuni che fanno parte del parco. In questo modo anche Triora, che è uno di quelli più importanti con la fetta più grossa del parco, potrebbe farne parte. Lo strumento di Legge deve essere modificato e consentire che i comuni siano rappresentati. Questo è l’obiettivo e non certo quello di entrare o uscire dal parco”.
C’è sicuramente un problema di sofferenza all’interno del parco, per uno sbilanciamento verso la Valle Arroscia: “E’ vero – risponde Trutalli – ma dobbiamo anche pensare ai due anni di commissariamento, per cui dobbiamo recuperare le giuste proporzioni sul piano politico. Abbiamo scoperto che l’80% degli ingressi nel parco arrivano dall’estremo ponente e, quindi, quando un turista arriva sappia che entra perché, come accade oggi, chi arriva da Pigna non se ne accorge perché mancano informazioni”.
Dal 2017 manca il punto informativo proprio a Pigna: “Ho chiesto di poterlo condividere con Rocchetta Nervina ma anche Dolceacqua, che lavora moltissimo con i turisti. Anche il paese dei Doria deve essere un punto di inizio, ma servono luoghi informativi come aveva fatto il nostro comune. Non dico che debbano essere aperti 7 giorni su 7 ma bisogna lavorare su questo, per tenere costantemente aggiornati i turisti. E non dimentichiamo che parliamo di Regione Liguria non solo di parco o di valli singole”.
Uno dei limiti del parco è sicuramente il taglio della fascia antropica della cosiddetta zona ‘B’ da parte della Corte di Cassazione: “La decisione ha bloccato il collegamento con le zone ‘A’ che sono a macchia di leopardo ma serve un impegno dell’Amministrazione regionale, in particolare l’Assessore Piana, affinchè la Legge venga modificata. In questo modo anche Triora potrà far parte del parco come è giusto che sia. Abbiamo un parco che può essere veramente il futuro del nostro territorio – termina Trutalli - dove stiamo facendo un grande lavoro e la conferma arriva dalla certificazione di qualità, che verrà presentata proprio oggi. Possiamo entrare nel circuito degli ‘Euro parchi’ e, quindi, la Legge deve essere emendata. Noi lotteremo affinchè il parco si affermi sul piano turistico, per il futuro economico della nostra zona”.