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Politica | 11 gennaio 2022, 22:16

Bordighera: consiglio comunale su presente e futuro del Saint Charles, in aula ASL e Regione rassicurano su Iclas

Dai consiglieri regionali e dal direttore generale della ASL 1, la rassicurazione su Iclas e la futura gestione privata dell'Ospedale.

Bordighera: consiglio comunale su presente e futuro del Saint Charles, in aula ASL e Regione rassicurano su Iclas

A Bordighera si è svolto questa sera il Consiglio Comunale straordinario, il primo del nuovo anno. Il primo punto all'ordine del giorno è stato dedicato all'Ospedale Saint Charles, sulla sua situazione attuale e quella futura. 

I lavori dell'assise sono stati introdotti dal presidente Marco Farotto. Presenti in aula, per l'argomento, i consiglieri regionali, Mabel Riolfo, Veronica Russo, Enrico Ioculano, il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, il direttore generale di ASL 1, Silvio Falco e il dirigente sanitario Mauro Maccari. 

Ad aprire il confronto sulla pratica è stato il sindaco Vittorio Ingenito che ha sottolineato: "Obiettivo è quello rassicurare la cittadinanza in un momento di crisi sanitaria. L'ospedale ha subito modulazioni proprio a causa dell'emergenza sanitaria e ci sono presidi che versano in sofferenza come la diagnostica, il primo intervento, il laboratorio analisi. Motivi di preoccupazione per tutti noi. Offriamo tutta la nostra disponibilità a coadiuvare l'ASL, abbiamo chiesto confronto coi vertici per comprendere quali siano le linee di azione".

"Il punto di primo intervento oggi soffre, abbiamo dovuto attivare una cooperativa per attivare il punto, una problematica legata alla grave crisi dei medici 'della prima ora', un tema a livello nazionale. - ha spiegato ai presenti Silvio Falco - A livello governativo sono state introdotte delle risorse per pagare anche di più questi professionisti  che non si trovano. Un mondo molto difficile nonostante i concorsi. Abbiamo interrotto attività daysurgery e il laboratorio fa quello che può. Ci auguriamo alla fine di marzo cessi lo stato di emergenza".

"E' stata fatta interpellanza al consiglio regionale, l'impegno preso era quello di riattivare i rapporti col privato, cosa avvenuta a luglio/agosto, abbiamo stilato un contratto trasmesso alla Iclas e sollecitato più volte una risposta che oggi non è arrivata. Voglio tranquillizzare, anche loro vivono il momento di crisi. - ha aggiunto FalcoC'è difficoltà nel trovare professionisti medici in questa provincia. Dopo marzo, prevedo il ritorno della dialisi da Bordighera a Ventimiglia e la possibilità di poter realizzare il Palasalute a Ventimiglia e anticipare i tempi. Altre cose su cui stiamo lavorando, abbiamo traferito anagrafe cup, attività psicologi".

Poi ha preso la parola il Dirigente Sanitario, il Dott. Mauro Maccari: "Il momento è particolare, abbiamo preordinato circa 170 posti legati al covid, non ci sono stati necessari, siamo arrivati a 135 e questa settimana, come diceva il Direttore Falco, siamo stabilizzati intorno alle 125 unità. E' un momento diverso dalla prima ondata, la popolazione ora sta continuando a lavorare, c'è mobilità. Il nostro lavoro è dinamico, ci sono professionisti coinvolti in riunioni giornaliere, l'obiettivo è dare risposa ai pazienti Covid nel setting più appropriato. Siamo stati la provincia più colpita e non abbiamo mai mandato pazienti fuori, questo è indicatore di un servizio con un buon livello di efficienza. Speriamo il nostro impegno sia apprezzato. Da sottolineare che questa grande mobilità dei cittadini porta anche delle conseguenze, pazienti che arrivano con altri problemi, poi risultano positivi al tampone di screening, una doppia problematica che ingessa ancora di più il sistema. Tutte le strutture fanno la loro parte anche quella di Bordighera in termini di presa in carico dei cittadini, mi sembra un risultato incoraggiante".

Poi ha preso la parola il consigliere di opposizione Giuseppe Trucchi (Semplicemente Bordighera): "Per quello che riguarda il futuro dell'ospedale ho sempre avuto perplessità. La gara vinta dalla Iclas, risale a tre anni fa, aspettiamo da tempo che si firmi un contratto. Ritengo, che se il direttore generale e Toti lo garantiscono dobbiamo essere fiduciosi". 

L'esponente di minoranza ha chiesto chiarimenti sulla gestione del punto di primo intervento. "...altro problema importante, la reperibilità del laboratorio analisi notturno, in quanto ora avviene a giorni alterni. Così come la mancanza di un anestesista per la TAC con mezzo di contrasto. Un radiologo non c'è più nel fine settimana. La day surgery non c'è più. La fisiatria che era un'eccellenza, non esiste più. Nessuna possibilità di voli notturni dalla nostra ASL per la mancanza di piazzole illuminate. Insomma, il territorio è in grande sofferenza".

Dopo, è stata la volta del consigliere Mara Lorenzi (Civicamente Bordighera) che si è riallacciata ad un argomento toccato dal Direttore Generale, quello della casa di comunità: "Accetto la gestione privata dell'ospedale ma non posso ignorare l'interesse delle possibilità previste dal PNRR di un centro ambulatoriale che porti a un laboratorio con infermieri di comunità. Quello che mi preoccupa è che forse un piano della nuova struttura che si sta finendo di costruire potrebbe essere dedicato alla casa di comunità. Sarebbe bello se l'ospedale di Bordighera potesse con qualche tipo di accordo avere anche una vera casa di comunità. La possibilità che si possa creare un polo su cui convogliare entusiasmo oltre che risorse sarebbe importante. Chiedo se si sta prevedendo di pianificare questa casa di comunità nell'ospedale e in che modo"

Di diverso tenore l'intervento di Giacomo Pallanca (Fratelli d'Italia): "Mi chiedo qual è la programmazione che ha ASL 1 con Iclas. Auspichiamo che lo stato di emergenza termini. In questa fase a che punto siamo e se saremmo pronti nel 2022 a vedere segnali forti e concreti dell'avvicendamento o se dobbiamo avere un lasso temporale più lungo e in questo caso, quali sono le progettualità di Asl 1 sull'ospedale di Bordighera?"

Alle richieste di chiarimenti sono arrivate a stretto giro le risposte del direttore generale di ASL 1, Silvio Falco che sul punto di primo intervento e il discorso cooperativa, ha detto che la gara di appalto prevedeva una serie di requisiti che sono garantiti nei medici che vanno a turnare presso il punto. L'altro tema, quello dalla piazzola dell'elisoccorso, "...ho fatto un incontro con i sindaci a gennaio dello scorso anno sollecitando la necessità, su questo stiamo lavorando per rendere agibile la piazzola dietro l'ospedale. - ha ricordato Falco - ci sono alberi che l'autorità di volo ci ha chiesto di abbattere per rendere sicura la zona". 

Poi, sulla casa di comunità: "...è prevista per l'area intemelia, verosimilmente con il Palasaute di Ventimiglia, lì i tempi sono ancora lunghi. - ha aggiunto - Mi piacerebbe comunque cominciare l'esperienza visto che ci sono alcuni colleghi già pronti a sperimentare". 

Per quanto riguarda il laboratorio ha preso la parola Maccari: "...è vero, non abbiamo reperibilità nella notte di due giorni a settimana, perché proprio in questo periodo abbiamo avuto al servizio di microbiologia, che è quello che si occupa dei tamponi, un allontanamento perché tre tecnici sono risultati positivi. Facciamo il possibile affinché quel servizio resti sempre presente. Il radiologo c'è sempre dalle 7.30 alle 17.30. È vero che mancando l'anestesista non si fanno tac con contrasto ma il servizio lo garantiamo. Iclas ha ribadito che terrà fede alla firma. Stiamo sempre lavorando in una stretta sinergia".

Sul futuro dell'Ospedale di Bordighera si sono alternati anche gli interventi dei consiglieri regionali. La prima è stata Mabel Riolfo: "Accolgo con favore l'invito del Dott. Trucchi, chi mi conosce sa che sono sempre presente sul territorio, in seconda commissione abbiamo trattato due volte la situazione Saint Charles, abbiamo udito tutti i soggetti coinvolti. Nella seconda occasione abbiamo sentito anche l'amministratore Iclas che ci ha rassicurato sul contratto. Monitoriamo la situazione, c'è un termine per questo contratto che è 30 giorni dopo il termine dell'emergenza. Siamo attenti alla situazione è interesse di Regione Liguria portare avanti questo contratto".

Ha seguito il discorso di Enrico Ioculano: "Ci siamo visti una prima volta prima della pausa estiva e poche settimane fa. Abbiamo a che fare con un fenomeno esogeno, la pandemia, e non conosciamo la fine dello stato di emergenza. Per chi nutriva, come me forti dubbi che questo piano potesse stare in piedi, la pandemia non gioca a favore. È anche vero che nell'ultima commissione è stata data dai privati grande garanzia sul fatto che verranno messe in campo tutte le misure che prevede il contratto, il pronto soccorso e le altre strutture. Non abbiamo avuto modo di vedere nessun piano economico da parte del privato".

Infine ha preso parola Veronica Russo: "È un'occasione importante per un argomento che sta a cuore agli amministratori e ai cittadini. Come hanno detto i Consiglieri che mi hanno preceduta, nella seconda commissione, a cui ho voluto partecipare, ci sono state date delle rassicurazioni alle quali è giusto credere. Vedremo come verranno affrontate le cose alla fine dello stato di emergenza e sarà nostra premura verificare che quanto ci è stato detto venga mantenuto". 

Sul tema è arrivata la chiosa del presidente Farotto che si è appellato ai consiglieri regionali presenti affinché le istanze del territorio vengano portate all'attenzione del presidente di Regione Liguria e assessore regionale alla sanità, Giovanni Toti. 

Diego Lombardi

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