Entra nel vivo l'ampliamento del progetto “Sai Imperia” che ha previsto nei mesi scorsi l'aumento di otto posti dedicati all’accoglienza di richiedenti e titolari di protezione internazionale. L'aumento dei posti ha riguardato alcune famiglie afghane che, in seguito alla crisi politica e civile scaturita dalla presa del potere da parte dei talebani, necessitano di assistenza. Nello specifico il progetto è passato da 29 a 37 posti.
La decisione, intrapresa dall'amministrazione Scajola, è stata adottata "interpretando il comune sentimento di preoccupazione per la vita di migliaia di donne, bambini e cittadini afghani". Il Comune ha quindi aderito all'iniziativa dell'Anci di fine agosto finalizzata a dare una risposta concreta sul territorio nazionale in favore dell'emergenza afghana, attraverso un ampliamento del 'SAI', il sistema di accoglienza e integrazione che, da anni, consente di realizzare efficaci percorsi di inclusione nelle comunità locali per i richiedenti e titolari di protezione internazionale.
Nello specifico l'ente ha provveduto a stilare il cosiddetto 'patto di sottomissione' che prevede l'estensione del progetto ed è siglato tra il settore dei servizi sociali e la cooperativa 'Jobel' che ha vinto la gara bandita per il programma triennale di accoglienza integrata.
Il costo totale del progetto di ampliamento era di 116 mila e 800 euro annui, ma alla luce di questa nuova esigenza l'importo è stato aumentato arrivando a 233 mila e 600 euro.