Politica - 16 dicembre 2021, 14:06

Rivieracqua: presentato il piano d'ambito ai Sindaci, entrerà un socio privato almeno al 35% (Video)

Il Commissario Checcucci e il Presidente Mangiante rassicurano: "Previsti investimenti per 150 milioni, il pagamento dei creditori entro tre anni e mezzo (al 100%) e non ci saranno aumenti esagerati delle bollette"

E’ stato presentato questa mattina, nella sala del Consiglio comunale di Sanremo, il piano d’ambito di Rivieracqua per i prossimi anni. Il Commissario della società, Gaia Checcucci ha confermato che, per poter garantire il piano, servirà l’ingresso di un socio privato che, come prevede la Legge, dovrà farlo da un minimo del 35%.

Secondo quanto evidenziato dal Cda della società c’è un piano di investimenti da 150 milioni, da realizzarsi nei prossimi anni e una previsione di pagare il 100% dei creditori entro tre anni e mezzo. E’ previsto un accordo di ristrutturazione che consentirà a Rivieracqua di avviare il procedimento.

Il timore di molti riguarda proprio l’ingresso del socio privato ma, su questo, è stato perentorio il presidente Mangiante: “La parte pubblica avrà sempre la maggioranza, ma il privato sarà importante per apportare il denaro per l’avvio degli investimenti e del pagamento dei debiti pregressi. Ma consentirà di arrivare a quel know-how, l’innovazione e i miglioramenti che consentiranno a Rivieracqua di essere una società funzionale, appetibile e operativa per l’oggetto per cui è nata”. C’è anche grande attesa per gli investimenti da fare su una rete che sta dimostrando gravi problemi: “Grazie all’intervento del Commissario e della Regione, potranno essere realizzati già nei prossimi mesi per evitare i problemi idrici”. E le preoccupazioni per le bollette? “Non ci devono essere perché, oltre alla omogeneizzazione delle stesse con l’aumento iniziale dell’8,45% annuo, nello sviluppo ci sarà una sensibile riduzione fino allo 0%”.

Secondo il Commissario Gaia Checcucci è fondamentale il Piano d’ambito e l’ingresso del partner privato: “Avremo una nuova società a maggioranza pubblicata, con una quota parte minima del 35%, anche se in valore assoluto ho fatto delle proiezioni con un capitale privato di 25 milioni. Dobbiamo capire cosa si potrà fare con questi soldi, tenuto conto dei debiti da 56 milioni, un bilancio 2021 di meno 12 milioni e investimenti da 150 milioni in 18 anni. Ma vanno fatti e con tutto quello che abbiamo recuperato, come i 13 milioni verso le aziende acquisite e senza dimenticare i 5 milioni da restituire ai cittadini di Amat, Aiga e Amaie che non erano dovuti. Avremo una tariffa unica nel 2022 per tutti e, con una deliberazione immediata, andremo a incrementare le tariffe solo nel 2022 per poi farle calare dal 2023. Il privato arriverà come iniezione di risorse, con una partecipazione dei comuni. Nel piano ho messo i 25 milioni perché servono per pagare i debiti e fare gli investimenti ed è una soglia minima che consente di chiudere i conti con il passato e poi mettersi a correre”.

Giacomo Chiappori, da pochi mesi componente del Cda di Rivieracqua, ha confermato che la parte politica vigilerà con attenzione sulla presenza del socio privato: “Io non so cosa succederà, ma oggi non ho accettato chi ha detto che non siamo stati capaci a gestire la società. Noi abbiamo sempre sostenuto che dovevano essere rispettate le regole e questo lo ha fatto il Commissario Checcucci. Avremo un socio privato, con gara, che entrerà con 25 milioni e prenderà una società da 40 milioni di fatturato. Chi ci ha detto che non siamo stati capaci non ha lanciato invece le stesse accuse alla Provincia e alla Regione di allora. Quelle non sono state capaci di farlo, mettendo in condizione Rivieracqua di non essere in mezzo ai debiti. Non credo che, tecnici e dipendenti delle aziende che lavoravano nelle aziende ora acquisite non sono capaci, anzi. I problemi sono quelli di liquidità creati nel tempo e non altro”.

Carlo Alessi