Politica - 16 dicembre 2021, 11:16

Rivieracqua, il Partito Democratico "Auspichiamo che si possa evitare l'ingresso del socio privato"

"Tale ipotesi, che in passato sembrava costituire l’unica via per la salvezza di Rivieracqua, oggi pare invece superata, non solo grazie all’imminente passaggio alla tariffa unica ma anche grazie alle risorse del PNRR".

Rivieracqua e la possibile rinuncia alla ricerca di un socio privato sono al centro dell'intervento del Partito Democratico di Imperia, mentre è in corso l'assemblea dei sindaci della provincia. "Oggi i 66 comuni della provincia di Imperia sono chiamati in conferenza dei sindaci e potrebbe essere proposta la revoca della  delibera che dava mandato alla Commissaria Checcucci di indire una gara per la ricerca del Socio Privato al fine di garantire le ingenti risorse economiche necessarie per realizzare le opere previste nel piano d’ambito" - spiegano.

"Tale ipotesi, che in passato sembrava costituire l’unica via per la salvezza di Rivieracqua, oggi pare invece superata, non solo grazie all’imminente passaggio alla tariffa unica, che garantisce volumi di fatturato elevati ed una gestione proficua del servizio, come riconosciuto dall’ordinanza del Tribunale di Imperia di settembre scorso, che ha revocato il concordato, ma anche grazie alle risorse del PNRR che consentiranno di intervenire sulle reti con importanti opere di efficientamento" - aggiungono i dem.

Il Pd provinciale, perciò, auspica che i Sindaci che si riuniranno oggi chiedano al Cda di Rivieracqua di valutare se vi siano le possibilità per evitare l’ingresso del socio privato sulla base dei dati oggettivi anche sopra venuti rispetto alla situazione pregressa. "Capiamo che questa posizione possa essere non condivisa da tutti i sindaci della provincia, ma noi come PD crediamo che sarà invece opportuno  e doveroso che , tenendo conto delle novità emerse in merito al vecchio concordato e alla disponibilità di fondi derivanti dal PNRR per investimenti sulla rete idrica, la conferenza dei sindaci riconsideri la scelta effettuata in passato di aprire al socio privato, valutando con attenzione tutti i nuovi elementi emersi al fine di capire se  sia possibile mantenere completamente pubblica la società che ha in gestione l’Ato idrico" - analizzano.

"Sarà anche un’occasione per capire fino a che punto sindaci e movimenti politici che hanno dichiarato di voler sostenere la gestione pubblica dell’acqua saranno coerenti con tale posizione assunta, se le nuove condizioni maturate lo consentiranno. Noi del PD guardiamo con attenzione gli avvenimenti e siamo pronti a difendere gli interessi delle cittadine e dei cittadini della provincia di Imperia con le iniziative più opportune" - concludono dal PD.

C.S.