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Attualità | 11 dicembre 2021, 07:19

Sanremo punta sul suo mare: approvato il progetto di valorizzazione per il Santuario dei Cetacei ‘Pelagos’

Il Comune chiede anche la collaborazione delle altre amministrazioni costiere e di Regione Liguria per la realizzazione del progetto

Sanremo punta sul suo mare: approvato il progetto di valorizzazione per il Santuario dei Cetacei ‘Pelagos’

Sanremo ha un tesoro in mare. Il Santuario dei Cetacei ‘Pelagos’ è un angolo di Mediterraneo unico nel suo genere e la sua valorizzazione può essere un jolly turistico su scala nazionale e internazionale.
Va in questo senso il documento che la giunta di Sanremo ha approvato: il progetto per la valorizzazione del Santuario dei Cetacei. Un testo articolato e complesso per mettere nero su bianco le intenzioni dell’amministrazione per dare nuova linfa al tesoro sottomarino.
Gli obiettivi sono molteplici e fondamentali per fare in modo che il Santuario non resti solo un appuntamento per appassionati, ma che sia un vero richiamo anche per richiamare turismo naturalistico di fascia alta.

Ecco il testo completo del documento che la giunta di Sanremo ha approvato

INTRODUZIONE
Il presente documento sintetizza un’idea progettuale, nata dalla volontà di diversi comuni costieri della Provincia di Imperia, volta a valorizzare la risorsa rappresentata dalla straordinaria presenza di cetacei presenti nelle acque antistanti l’imperiese e nell’intero bacino Corso-Ligure-Provenzale.
Il progetto prevede il coordinamento del Comune di Sanremo e il supporto scientifico dell'Istituto di Ricerca Tethys, ideatore dello stesso Santuario ed ente che da 32 anni monitora le diverse popolazioni di mammiferi marini che lo popolano.

OBIETTIVO
Incrementare il turismo sostenibile nella Provincia di Imperia valorizzando il patrimonio ambientale e culturale attraverso la nascita di una cooperazione di Comuni,  creando un sistema organico e coordinato di strutture e prodotti turistici innovativi al fine di aumentare l'attrattività del territorio, migliorarne la fruizione garantendone la conservazione, incrementare il fenomeno della destagionalizzazione, incentivare la nascita di nuove start up e posti di lavoro.

RISORSE DEL TERRITORIO
Grazie a particolari condizioni oceanografiche, le acque antistanti l'estremo ponente ligure sono caratterizzate da una delle più elevate concentrazioni di cetacei di tutto il Mar Mediterraneo e fanno parte del “Santuario Pelagos”, un’area marina protetta ideata e proposta dall’istituto Tethys nel 1991 e istituita nel 1999 da Italia, Francia e Principato di Monaco per proteggere i mammiferi marini che lo abitano.
I cetacei sono degli animali-simbolo, che nell'immaginario collettivo rappresentano più di qualunque altra cosa la salute del mare e la straordinarietà della vita sulla Terra. Rappresentano quindi una forte attrattiva per una vastissimo pubblico, in particolare per quella fascia di turisti, sia italiani che stranieri il cui numero è in costante crescita, per cui la semplice attività balneare non è più una motivazione sufficiente nella scelta di una destinazione.
Negli ultimi vent’anni il fenomeno del "turismo legato al mare", di cui il whale watching è una parte rilevante, ha avuto un'enorme crescita, tanto che il fatturato globale ad esso legato (es. nel 2006 US$ 222 miliardi) è stato superiore a quello prodotto dall'acquacultura (US$ 78.8 miliardi) e dalla pesca (US$ 91.2 miliardi) (James E.S. Higham, Lars Bejder, Simon J. Allen, Peter J. Corkeron & David Lusseau (2015). Managing whale-watching as a non-lethal consumptive activity. Journal of Sustainable Tourism DOI: 10.1080/09669582.2015.1062020).
La presenza di balene, capodogli, delfini, tartarughe e mobule mediterranee e la possibilità di poter fruire di tale risorsa attraverso una pluralità di iniziative e modalità, tutte sostenibili dal punto di vista conservazionistico, darebbe l’opportunità di:
- rimodulare e riqualificare il modello di offerta turistica;
- ridefinire l’immagine dell'imperiese come destinazione turistica attraverso una rinnovata centralità delle tematiche ambientali e di conservazione;
- destagionalizzare e quindi ampliare l’offerta turistica ben oltre i limiti del tradizionale periodo estivo, legato alla balneazione;
- intensificare il legame con il territorio per  la popolazione locale.
Il Santuario Pelagos, iscritto nella lista delle SPAMI (Specially Protected Areas of Mediterranean Importance), attira non solo numerosi studiosi e scienziati da ogni parte del mondo, ma fotografi di fama mondiale come Doug Perrine (Hawaii), troupe televisive di RAI, MEDIASET, TV nazionale francese, svizzera e tedesca, che hanno girato numerosi servizi negli ultimi anni, e film maker per la produzione di documentari per il National Geographic, la BBC e molte altre reti televisive.

MOTIVAZIONI
Quattro sono le considerazioni che hanno portato alla genesi del progetto:

Declino flussi turistici nell'imperiese
La provincia di Imperia ha subito un significativo declino dei flussi turistici in questi ultimi anni, e parità di numeri del valore aggiunto prodotto, anche a causa della crisi economica prima e della pandemia poi, ma non solo. La configurazione delle strutture ricettive (nella stragrande maggioranza sono seconde case, pochi gli alberghi e meno i B&B rispetto ad aree turistiche simili), un rapporto qualità del servizio e prezzo totalmente inadeguato, mancata consapevolezza del cambiamento della tipologia dell'attuale turismo e delle relative necessità sono solo alcune delle cause di difficoltà del sistema turistico del Ponente Ligure. Da una domanda indifferenziata, di massa e universale che cercava solo riposo e benessere, si è passati a una domanda molto frammentata, che cerca esperienze e nuove motivazioni.

Mancata conoscenza sul territorio della presenza dei cetacei nelle acque antistanti e dell'esistenza del  Santuario Pelagos, elementi che ne hanno fortemente limitato la fruizione turistica.
Nonostante le acque antistanti il Ponente ligure siano fra le più ricche di cetacei di tutto il Mediterraneo, sebbene l'istituzione nel 1999 di un'area marina protetta internazionale per tutelarli e la presenza dal 1996 di operatori commerciali di whale watching, la stragrande maggioranza dei cittadini dei Comuni imperiesi che si affacciano sul Santuario Pelagos non sanno dell'esistenza né dello stesso, né delle balene e dei delfini che lo abitano o ne hanno una conoscenza estremamente limitata. Questo è uno dei motivi principali per cui, sebbene da anni ci siano tutti i presupposti per attirare un turismo consapevole, attento all'ambiente e al territorio, la fruizione turistica di questa straordinaria risorsa non ha raggiunto le dimensioni registrate in altre aree.

L'attrazione turistica si basa sulle tipicità, il Ponente ligure può vantare una sorta di "unicità".
Le destinazioni turistiche si creano a partire dalle risorse del territorio e dalle tipicità.
Il Ponente ligure vanta una delle presenze più massicce di cetacei dell'intero Mediterraneo, conferendo a questa risorsa un carattere di unicità. Carattere che fino ad ora è stato poco o per nulla considerato e valorizzato. 

Il numero dei whale watcher è in continuo aumento
I mammiferi marini negli ultimi decenni hanno attratto notevolmente l'interesse del pubblico, spingendolo a viaggiare in diversi luoghi del mondo per osservarli. I numeri lo dimostrano: nel solo 2008 i whale watcher che hanno viaggiato in 119 paesi diversi, con un fatturato di circa 2,1 miliardi di dollari, sono stati oltre 13 milioni. Dagli anni ’90 questa tipologia di turismo ha inoltre registrato nel mondo una crescita media del 3,7%, come indicato nello studio pubblicato da Economist at Large (O’Connor, S., Campbell, R., Cortez, H., & Knowles, T., 2009. Whale Watching Worldwide: tourism numbers, expenditures and expanding economic benefits, a special report from the International Fund for Animal Welfare, Yarmouth MA, USA, prepared by Economists at Large).
Questo patrimonio rappresenta quindi un'importante risorsa per il Ponente ligure, la cui valorizzazione e fruizione sostenibile porterebbe un significativo aumento dei flussi turistici, incrementando il fenomeno della destagionalizzazione.
La presenza dei cetacei  e degli operatori commerciali di whale watching sono condizioni necessarie, ma non sufficienti per lo sviluppo sostenibile di questa attività turistica. Occorre creare una specifica attrattività, accompagnata dalla consapevolezza sullo stesso territorio del valore e dell'importanza del patrimonio stesso.

AZIONI 

Fare rete
Creare una Cooperazione fra i 16 Comuni costieri dell'imperiese attraverso una progettualità condivisa e collaborazioni sinergiche fra loro e con tutti gli operatori del settore turistico. 

Conoscere e credere nella propria risorsa
Formare tutti gli stakeholders del turismo, perché non si può vendere ciò che non si conosce e non si apprezza. Anche la popolazione locale deve essere informata e deve interiorizzare la consapevolezza di quanto importante sia quel patrimonio.
E' quindi necessario organizzare:
- incontri con gli stakeholders del turismo (operatori turistici, albergatori e commercianti, imprese legate al turismo, ecc.) e utenti del mare
- divulgazione sul territorio
- progetti didattici nelle scuole
- esperienza diretta mediante le uscite in mare di whale watching 

“High Quality whale watching”
Tutte le attività di whale watching che partono dall'imperiese devono rispettare rigorosamente un preciso codice di condotta in presenza degli animali per minimizzare il disturbo sugli stessi e l'impatto sulle acque in cui navigano, oltre a garantire l'opera di divulgazione e sensibilizzazione del grande pubblico. La sostenibilità di tali attività è un punto nodale di tutto il progetto, perché i cetacei sono la risorsa e occorre che essa non venga allontanata a causa di comportamenti scorretti da parte degli operatori di whale watching. E' inoltre necessario che almeno un operatore commerciale di whale watching sia presente tutto l'anno sul territorio, per consentire la destagionalizzazione dei normali flussi turistici e di quelli scolastici, nazionali e internazionali. Fino ad ora la presenza degli operatori nell'imperiese è stata limitata a pochi mesi all'anno (solitamente da metà giugno a inizio/metà settembre, poi tornano a Genova), ma la fruibilità può essere estesa ad un periodo ben più lungo. Un operatore con base nell'imperiese consentirebbe infatti di sfruttare tutte le occasioni che il clima mite che caratterizza l'area consentirebbe. 

Creare un sistema integrato di poli di attrazione 
I cetacei rappresentano una forte attrazione anche per chi non uscirà mai in mare per un'escursione. Il lupo e l'orso marsicano movimentano ingenti flussi turistici nel Parco d’Abruzzo, eppure... quasi nessun visitatore li ha mai visti!
Però i turisti vogliono sapere tutto di loro.
Verranno quindi cercati fondi affinchè in ognuno dei 16 Comuni costieri della Provincia di Imperia venga realizzato un sito di attrazione per i turisti sul proprio territorio. Dalla mostra fotografica permanente al museo dei suoni dei cetacei, dalla casa della balena al museo multimediale sul Santuario Pelagos, da una galleria che si trasforma in una mostra permanente per bambini e adulti, studenti e turisti, ad un enorme plastico del Santuario. Da Cervo a Ventimiglia in ogni Comune dovrebbe esserci una "tappa" per il turista, che verrà così stimolato a visitare in una sorta di percoso che consenta la scoperta del Santuario Pelagos in ognuno dei Comuni, arricchendosi e imparando qualcosa di nuovo sui cetacei.
La presenza della Pista Ciclabile del Ponente Ligure, una terrazza ideale sul Mar Ligure e sul Santuario dei Cetacei, ha già avviato una sostanziale rimodulazione dell’assetto del modello di offerta turistica, destagionalizzandola, identificandola con i temi della sostenibilità ambientale e costruendo un nuovo modo di vivere l’esperienza del territorio. Sarà quindi importante identificare eventuali sinergie fra queste due forme di turismo esperienziale presenti sul territorio.

Costruire un brand internazionale che identifichi il whale watching con la Rivera dei Fiori.
L’attività di comunicazione e promo-commercializzazione di questo straordinario prodotto turistico deve avere una strategia precisa, organica e professionale. Far sapere al mondo che abbiamo un patrimonio ambientale unico al mondo è una cosa che richiede professionalità ed investimenti seri e strutturali. Questa è una parte del progetto fondamentale.

Attivare una serie di servizi professionali per la miglior fruizione del whale watching
Una volta comunicato, promosso e commercializzato questo patrimonio ambientale e culturale occorre garantire servizi di qualità da tutti i punti di vista, affinché i turisti possano vivere l’esperienza alla base della loro scelta turistica, nel migliore dei modi. Su quest’azione il progetto deve concentrare molte energie in collaborazione con gli operatori della filiera (porti turistici, guide, piccoli armatori specializzati, e ecc.) e predisporre un sistema efficace di qualità garantito dalla Regione. 

Conclusioni
I Comuni imperiesi intendono preparare e proporre progetti coordinati ed organici per la valorizzazione del Santuario dei Cetacei come motore anche di sviluppo economico oltre che ambientale e culturale e sarebbe importante che tale intento fosse supportato dal patrocinio della Regione Liguria qualora riconoscesse la strategicità dell’iniziativa

Pietro Zampedroni

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