Patrick Zaki sarà scarcerato tra oggi e i prossimi giorni ma non sarà assolto. Una svolta nella battaglia per la libertà dello studente egiziano detenuto da febbraio 2020 e un argomento sentito anche in provincia di Imperia. Nel corso di questi mesi, la vicenda della carcerazione dello studente 27enne ha fatto spesso capolino nei consigli comunali e in strada, tra richieste di concedere la cittadinanza onoraria e manifestazioni di solidarietà organizzate da Amnesty o dalle Sardine Ponentine.
Patrick George Zaki, è un ragazzo di origine egiziana che ha deciso di investire parte della sua formazione accademica in Italia, presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. E' stato arrestato il 7 febbraio 2020, all'aeroporto del Cairo: era tornato per trascorrere una vacanza in compagnia della sua famiglia ma venne prelevato dalle autorità egiziane e sparì per diverse ore.
Il giorno seguente è comparso davanti alla procura per rispondere di: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste, sovversione, diffusione di false notizie e propaganda per il terrorismo. La causa? Una decina di post su Facebook che il giovane ricercatore nega di aver pubblicato. Da quel momento Zaki si trova in regime di detenzione preventiva. Ora rischia fino a 25 anni di carcere. Nonostante la scarcerazione sia una notizia positiva, il ragazzo dovrà comunque comparire a processo il prossimo 1° febbraio.
In Italia le vicende di Zaki sono state seguite da vicino. Numerose città italiane si sono attivate per conferire la cittadinanza onoraria al ragazzo egiziano, come Bologna, Bari, Milano, Castel Maggiore, solo per citarne alcune. In provincia di Imperia nonostante la sensibilità all'argomento solo in un caso si è arrivati a concretizzare la proposta.
A Camporosso, la pratica è passata su proposta presentata dall'assessore ai servizi sociali Fulvia Raimondo. Nonostante ciò, anche in questo caso, non tutta la maggioranza aveva accolto positivamente l'iniziativa.