La situazione a La Vesca è sempre più seria. Il terreno continua a muoversi verso il mare e ne sono dimostrazione sia le crepe nel muro di contenimento che le condizioni dell’asfalto. A ricordare il continuo movimento è testimoniato anche dai danni alle tubazioni con fughe di gas e fuoriuscite di acqua dall’asfalto. È una questione di sicurezza, ma anche di decoro e di gestione del traffico che in quel tratto è a senso unico alternato da ormai troppo tempo.
L’argomento è stato anche al centro dell’ultima seduta di consiglio comunale con l’interpellanza presentata da Luca Lombardi e alla quale ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Donzella. Dalla discussione emerge un dato allarmante: il terreno si muove verso il mare di otto centimetri all’anno. Una situazione che non può protrarsi troppo a lungo, il rischio di una frana che spazzi via la strada è concreto.
L’amministrazione comunale si è quindi mossa in direzione Genova per chiedere a Regione Liguria un contributo sostanzioso in modo da pianificare l’intervento che sarà suddiviso in tre fasi. La prima, dell’importo di oltre 2 milioni di euro, vedrà la costruzione di una scogliera che protegga lo ‘zoccolo’ della collina dalla continua erosione del mare; il secondo progetto vede una serie di consolidamenti a valle dell’Aurelia per un fronte di 180 metri con palificazioni profonde tra i 25 e i 30 metri e pali del diametro di 80 centimetri e un imponente cronoprogramma si circa 400 giorni di lavori; infine l’ultimo progetto vede la ricostruzione di due muri di contenimento sulla via Aurelia e all’imbocco di via Duca d’Aosta. In mezzo anche un sistema di drenaggio delle acque sotterranee che non dovranno più disperdersi, ma essere incanalate. Il totale degli interventi supera i 5 milioni di euro.
La discussione in consiglio comunale