Fisascat-Cisl e Snalc-Cisal, denunciano la mancanza di un tavolo tecnico, con il consiglio di amministrazione del Casinò alla presenza del Sindaco, Alberto Biancheri, dell’assessore al bilancio, Massimo Rossano. "Servirebbe per discutere dei dati che ci hanno portato a verificare e denunciare che chiudere le roulette francesi sia una totale follia" - denunciano le due sigle sindacali.
Il tavolo era stato richiesto da alcuni Capigruppo "...e il Presidente, Alessandro Il Grande, si sarebbe dovuto fare portavoce con la proprietà per istituirlo al più presto: attendiamo fiduciosi. - aggiungono - L’unica convocazione giunta alle sigle è stata fissata per giovedì 2 dicembre con ordine del giorno: comunicazioni della direzione. Questo atteggiamento basato su comunicazioni unilaterali nel quale ravvisiamo una totale mancanza di rispetto verso tutti i lavoratori della casa da gioco sta logorando definitivamente i rapporti".
"La sperimentazione che sta mettendo in atto l’azienda sta già producendo gravi danni, le sale sono state abbandonate dai nostri storici clienti che con disappunto hanno manifestato la totale contrarietà al nuovo assetto di gioco. - sottolineano da Fisascat-Cisl e Snalc-Cisal - Questa situazione avrà una pesante ricaduta sul l’indotto della città di Sanremo e sugli incassi del casinò nonché sui bilanci del comune. Il silenzio assordante della politica mal si coniuga con l’importanza degli argomenti da trattare, perché non si relazionano sui numeri? Perché temono un confronto franco e costruttivo?"
"Dal 30 ottobre la quasi totalità dei lavoratori del reparto gioco, con grande sacrificio economico, protesta per l’assenza di un tavolo di trattativa serio e costruttivo, giornalmente sono soggetti ad atti unilaterali e vessatori da parte dell’azienda che incidono pesantemente sulle relazioni sindacali. - ricordano i sindacati - L’azienda sta disattendendo pesantemente al contratto di lavoro e alla tutela della sicurezza nell’ambito dell’esercizio dei giochi, in particolare modo sui nuovi tavoli sperimentali. La riprova della preoccupazione e del malessere della quasi totalità dei lavoratori del reparto è sottolineata dal fatto che, nonostante tre sigle si siano sfilate dall’azione di lotta, i lavoratori risultino compatti e determinati".
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