"I valori LifeFirst! come stella polare per la vanificazione dei rischi in ogni declinazione dell’agire pubblico e imprenditoriale, nonché sociale": il messaggio che proviene dalla 3a edizione dell’Annual Summit del World Protection Forum™️, incontro fra stakeholders di industria, società, ricerca e innovazione quali profeti di sostenibilità e abbattimento del Rischio, è forte e chiaro. Governi, istituzioni sovranazionali, imprese e società hanno il driver che conduce a una rivoluzione copernicana per un futuro migliore per il Pianeta e devono usarlo. Anzi, c’è già chi, fra i partecipanti all’assise sanremese, lo sta già facendo ed è venuto a raccontare la propria esperienza.
Il confronto si è svolto per la terza volta al Teatro Ariston di Sanremo, confermatosi il palcoscenico ideale per lanciare i paradigmi proposti da KELONY®, First Risk-Rating Agency, fondata nel 2017. L’importante è rendere prioritaria la protezione delle persone, nel solco della sostenibilità, piuttosto che rincorrere il feticcio della performance, Moloch a cui sacrificare tutto.
L’obiettivo è di elaborare risposte innovative e concrete, rispetto a scelte valoriali sulla sostenibilità, sulle ESG (Environmental, Social and Governance) e sulla Diversity & Inclusion. Più di 40 relatori italiani e stranieri hanno sostenuto a Sanremo la loro esperienza e la loro visione.
Il presidente di KELONY®, Genséric Cantournet, sintetizza così le indicazioni scaturite dal Summit, alla luce dell’attualità: “Oggi più che mai l’imperativo è ripartire, ma per ricominciare bisogna prima sopravvivere, minimizzando i rischi, quindi occorre cambiare le regole del gioco e gli strumenti usati fin qui.
Ad esempio, l’insorgere della Variante µ del Covid 19, proveniente dal Sudafrica, dimostra come lo tsunami di ondate trovi la sua origine dall’incapacità di mettere a frutto le esperienze scaturite dal susseguirsi delle precedenti versioni del virus. Usando, invece, l’algoritmo AlgoSev™️, ideato dal nostro Centro di Ricerca e Sviluppo, il Rischio sarebbe stato notevolmente abbattuto e non saremmo qui a rincorrere la scheggia impazzita del virus.”
Testimonial di vari settori si sono susseguiti sul palco dell’Ariston, strutturato in una inedita tipologia di Forum permanente, giacché ogni relatore avrà un cameo d’intervento, da replicare attraverso i canali social, anche quale prodromo del World Protection Forum™️ 2022. Riportiamo alcune fra le tante testimonianze.
Ornella Bombaci, di Thales Alenia Space, ha affrontato un tema ormai di stringente attualità: lo Spazio, dove l’esplorazione umana è proiettata in modo sempre più ampio e non più solo dai Governi, ma anche come imprenditorialità privata: ciò rende necessario neutralizzare la vulnerabilità per proteggere la Vita. Secondo Bombaci, “Il Satellite dev’essere progettato per poter sostenere condizioni ambientali estreme. E’ anche necessario che momento della dismissione non ci siano rischi che parti di esso provochino danni sulla Terra o su altri sistemi in volo. Si può dire che il ciclo di vita dei sistemi satellitari sia un viaggio nella neutralizzazione della loro vulnerabilità. La sfida è ora: gestire l’informazione dallo Spazio, dando sostanza alla sua enorme potenzialità di protezione della Terra e della Vita: in una parola “Space for Life”.”
Altro argomento nevralgico emerso, quello delle Reti immateriali che ‘foderano’ il Pianeta nella sua totalità.
Assai interessante è la riflessione di Marco Santarelli, Chief Intelligence, Security and Defence Department – BSS – Business Support System: “Entro il 2030 il numero di device connessi nel mondo salirà a 200 miliardi. Vere e proprie reti immateriali sulle quali viaggiamo milioni di informazioni che riguardano la vita dei cittadini come quella degli Stati. Per questo, oggi, ai sistemi di “intelligence” e difesa sono richiesti un salto di qualità e nuove competenze, a partire dalla capacità di raccolta e selezione dei dati per compiere ’analisi predittive e governare questo complesso mondo che chiamiamo “intelligence of thing”. Un mondo vulnerabile perché in continua evoluzione tecnologica e quotidianamente aggredito dalle reti criminali e terroristiche. Una vulnerabilità che si deve e si può abbattere.”
La banalità (e la sottovalutazione) del Rischio anche nella nostra vita quotidiana è quella evidenziata da Cristina Mollis, fondatrice e Ceo di R5 Living, sottolineando che c’è persino un rischio insito nella vasca da bagno. “Il rischio più grande che corriamo tutti e abbiamo sotto i nostri occhi ogni giorno è forse quello rispetto al quale meno ci proteggiamo e meno fronteggiamo. Occorre cambiare prospettiva esistenziale e ravvisare il rischio ovunque si annidi. Il che vuol dire non vivere in tensione ansiosa ma sapersi guardare intorno: nella vita quotidiana come in situazione collettive che mettono a repentaglio persino l’esistenza degli esseri umani.”
Il World Protection Forum™️ si è fatto anche diffusore d’innovazione. Come quella presentata da Jérôme Fauchet, ceo di una start up francese, la Taur, che propone innovazioni robotiche avanzate in grado di assistere l’uomo per il trasporto di carichi pesanti nell’industria e la logistica. “Abbiamo – ha affermato - un programma di ricerche che riguardano un sistema di navigazione in Rete “Low Tech”, senza tecnologia, indipendente sia dal 5G sia dal GPS, con robot dal design personalizzabile, che assicurano il loro utilizzo in zone non coperte dalla Rete o di difficile accesso come montagna, spiagge e deserti.”
Massimiliano Corsano, Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione ecologica si è focalizzato sul difficile equilibrio tra sostenibilità e verità: gli “intangibles” e la gestione del rischio, individuando alcuni punti focali: “La valutazione del “rischio ambientale” - ha sostenuto - deve comprendere, oltre alle “classiche” matrici quali il suolo, il sottosuolo e le acque, anche beni ambientali sino a quel momento mai indagati (ecosistemi, biodiversità della flora e della fauna) o comunque poco approfonditi (aria). Stante la rilevata poliedricità della criminalità ambientale, la expertise investigativa del Comparto dell’Arma che si occupa di tutela ambientale ha dovuto infatti necessariamente estendersi ad ulteriori settori, dotandosi di inedite competenze.”
Letterio Saverio Costa, appartenente al Nucleo informatico della Polizia Postale ha approfondito una tematica che attualmente colpisce tutti, sia gli Stati, gli Enti, le Imprese, sia i semplici cittadini: i Cyber Attack rispetto ai quali è fondamentale limitare l’esposizione e scongiurare il blocco totale. In particolare, riguardo alle Aziende, esse “presentano due vulnerabilità che solitamente non vengono né mitigate né valutate: gli Operatori di Sistema e il ripristino in caso di blocco totale.
La maggior parte degli attacchi informatici, compresi quelli di tipo finanziario, infatti, vengono attivati da ignari operatori raggirati tramite tecniche di Ingegneria Sociale e, per le Aziende che non hanno ancora subito un blocco operativo, la Business Continuity e il Disaster Recovery sono a torto ancora considerati un costo inutile.”
Ciò fino a che non si diventa bersaglio dei predoni della Rete e ci si ritrova a piangere sul latte versato. Mentre persino la saggezza antica insegna che ‘Chi più spende, meno spende’.
Raffaella D’Alessandro, Information Security & Privacy Trusted Advisor – Consulthink ha messo sul tappeto un altro punto nodale: l’evoluzione della gestione del Rischio nella Cybersecurity e nella normativa “Privacy”.
“Da oltre trent’anni svolgo attività consulenziale in Information Security e Privacy – ha detto - e ho ben chiaro come è stata affrontata la tematica della gestione del rischio nei contesti dell’ICT Security, dell’Information Security e della Cybersecurity, per arrivare fino all’approccio Zero Trust ed alla rivoluzione introdotta dall'attuale normativa in materia di tutela del trattamento dei dati personali. Un modo innovativo e di straordinaria efficacia, ma si può fare di più.”
Un momento significativo di condivisione è stato rappresentato dall’incontro, sul palcoscenico illustre del Teatro Ariston, del Presidente Cantournet e della a.d. Pietrantoni con Walter Vacchino, patron e memoria storica di questo luogo così ricco di testimonianze, anche lui convinto del cambiamento di cui si fa apostolo il World Protection Forum™️.
Angela Pietrantoni, a.d. di KELONY® trae le somme dell’incontro: “Fin dalla sua nascita, il World Protection Forum™️ si è sempre distinto per essere l’unico Forum permanente dedicato alla protezione della Vita, dell’Uomo e del Pianeta, ma non in contrapposizione uno con l’altro, bensì in armonia sinergica e da proteggere, quindi, con un nuovo approccio. Ha sempre avvicinato diversi mondi a parlare insieme, per fare squadra, per vincere la più grande sfida dell’umanità: sopravvivere a rischi antichi che si intrecciano con quelli nuovi del progresso e della tecnologia. Il mondo istituzionale, quello delle aziende, della scienza, della cultura e dello spettacolo verranno a sostenere i principi della nuova Scienza del Rischio. Queste testimonianze, sempre più numerose, costituiranno un’ulteriore pietra miliare per diffondere un vero cambio di passo e di mentalità, in vista di una reale sostenibilità, praticata giorno per giorno, a rafforzare sempre più i valori: LifeFirst!”