Secondo appuntamento per “Sa(n)remo Lettori!”, la rassegna letteraria ideata e curata dalla professoressa Francesca Rotta Gentile (docente di lettere dell’Istituto Colombo) e proposta dall’assessorato alla cultura guidato da Silvana Ormea.
Domani, al Teatro Ariston (ore 16.30, Sala Roof 1), sarà la volta di Annarita Briganti, giornalista culturale per “Repubblica” e “Donna Moderna”, scrittrice, traduttri che presenterà il libro “Coco Chanel. Una donna del nostro tempo” (Cairo, 2021). Modererà l’incontro il prof. Fabrizio Vincitorio docente di lettere al corso 'Sistema Moda' dell’Istituto Colombo di Sanremo. Con Francesca Rotta Gentile.
Per l'occasione, la Maison Daphnè di Sanremo esporrà, nella splendida cornice del Teatro Ariston, un abito della collezione storica del “Museo Daphnè della Moda e del Profumo” risalente al periodo di Coco Chanel e presenterà in anteprima l'esclusivo foulard della prossima collezione dedicato alla camelia bianca, un fiore che per la sua semplicità e purezza, riflette la filosofia della stilista parigina. Verrà anche proiettato un filmato realizzato dalle classi quarte del corso informatico dell’Istituto Colombo. Letture in italiano e in francese a cura di Paola Carlucci, Erica Ganas, Elisa Foti e Giada Arena (Istituto Colombo).
Annarita Briganti è giornalista culturale per “Repubblica” e “Donna Moderna”, scrittrice, traduttrice. Per Cairo sono usciti i tre romanzi: “Non chiedermi come sei nata” (2014, vincitore del Premio Comoinrosa Opera Prima, poi divenuto uno spettacolo teatrale scritto dall’autrice), “L’amore è una favola” (2015) e “Quello che non sappiamo” (2018). Sempre per Cairo è uscito il suo primo saggio: “Alda Merini. L’eroina del caos” (2019, tra i vincitori del Premio internazionale di letteratura Città di Como per la Saggistica, diventato anche uno spettacolo teatrale). Il nuovo saggio biografia, “Coco Chanel. Una donna del nostro tempo” (Cairo, 2021), è il quinto libro. Ama raccontare storie di grandi donne.
In una narrazione che all'intensità della ricerca unisce una concezione viva della memoria quale dimensione non del passato ma del presente, Annarita Briganti conduce il lettore in un vero e proprio incontro con una donna che a mezzo secolo dalla scomparsa appartiene ancora e, pienamente, al nostro tempo.
La storia di ogni grande donna è la storia delle sue guerre. Quelle di Coco Chanel sono state almeno quattro: due conflitti mondiali, le battaglie sindacali degli anni Venti e Trenta e la guerra contro i suoi fantasmi. Questa, la più cruenta di tutte, comincia con l'abbandono da parte del padre, prosegue con l'infanzia lontana dalla famiglia, «esiliata» in un convento di suore – che però, conquistato il benessere, sosterrà economicamente – e poi con la perdita di un grande amore, il più grande, e con la rinuncia a una casa vera e propria per trasferirsi al Ritz, dove il fermento quotidiano di un albergo spera possa tenere a bada il silenzio, la solitudine che da sempre l'assediano. Regina del jet-set intellettuale nella Parigi d'oro degli artisti, creatrice di uno stile immortale, diva delle sfilate internazionali, frequentatrice delle stanze del potere, amata da musicisti, poeti, aristocratici, forse in realtà Chanel ebbe due unici amici veri: le forbici d'argento che portava al collo e i suoi libri. In una narrazione che all'intensità della ricerca unisce una concezione viva della memoria quale dimensione non del passato ma del presente, Annarita Briganti conduce il lettore in un vero e proprio incontro con una donna che a mezzo secolo dalla scomparsa appartiene ancora, e pienamente, al nostro tempo. Nel suo racconto, i luoghi attraversati e i sentimenti vissuti fanno brillare gli eventi storici di luce propria, restituendoci la persona Chanel al di là dell'icona, le sue verità oltre le leggende e le polemiche, la sua forza oggi che, come mai prima, ne avvertiamo il bisogno.