Il Premio “Uomini Illuminati” è il prezioso riconoscimento che viene dai territori e dal lavoro di coordinamento svolto dagli Stati Generali delle Donne nelle Regioni italiane. Il Premio è partito nel 2017 ed è continuato ogni anno all’interno del percorso “Ottomarzotuttol’anno” con il Patrocinio dell’Università̀ di Pavia e della Commissione Europea.
Gli Stati Generali delle Donne sono un coordinamento permanente, un Forum che è diventato un interlocutore autorevole per le Istituzioni che operano nell’ambito delle politiche del lavoro, dell’economia, della finanza, del femminile, dei diritti, della cultura, della scuola, della formazione, della pace e del dialogo, del ben vivere, dello sviluppo. E lo fanno attraverso due modalità di azione, con una struttura giuridica di servizio e attraverso l’alleanza con le altre realtà dell’associazionismo che si pongono il medesimo obiettivo: creare progetti per produrre il cambiamento.
Il Premio nasce dalla consapevolezza che finché il dibattito di genere rimane confinato alle donne, anche l’impegno per il raggiungimento della parità resta solo una lotta delle donne e non può andare lontano. La parità̀ di genere è infatti una questione di sviluppo economico e sociale: per ridurre la disuguaglianza e garantire uno sviluppo sostenibile c’è appunto bisogno di “Uomini illuminati”, uomini che lavorano con le donne e che con loro condividono le medesime prospettive di cambiamento.
Quest’anno, in occasione della cerimonia per la V edizione del Premio che si terrà domani, 27 novembre, gli Stati Generali delle Donne consegnano il riconoscimento al Segretario CNA Imperia Luciano Vazzano, nominato perché “l’impegno nella Sua azione quotidiana su queste tematiche è visibile e incisivo”. Ma chi sono gli “Uomini illuminati “? Sono uomini eccellenti, che lavorano per le donne e al loro fianco, che sono attivi nei loro incarichi di governo come in qualsiasi luogo di lavoro in cui si trovano ad operare per realizzare una democrazia paritaria sostanziale.
"Sono molto onorato di far parte di coloro che riceveranno il riconoscimento di 'uomo illuminato' da parte degli Stati Generali delle Donne – dichiara Luciano Vazzano - Ho avuto la grande opportunità di conoscere Isa Maggi, Presidente Nazionale di Stati Generali delle Donne e coordinatore Lombardia di Meritocrazia Italia durante l’iniziativa La Milano-Sanremo è donna – Un’impresa da “maglia rosa”, in cui giovani donne dalla Liguria alla Lombardia hanno incontrato online imprenditrici per ragionare insieme su aspirazioni, idee e strategie. Un momento di incontro e importante confronto nato in collaborazione con l’amico Luca Aschei per orientare le donne disoccupate o in difficoltà ad affrontare il tema del lavoro".
"Il 2020 è stato un anno particolarmente duro per le donne lavoratrici, sia autonome sia dipendenti – evidenzia - La crisi, infatti, ha picchiato in particolare sulle attività dove sono presenti in maggior misura le donne e la pandemia ha inasprito le disuguaglianze. Gli ultimi dati Eurostat sulla disparità salariale tra uomo e donna fotografano una situazione, in Europa, che vede una differenza media nello stipendio del 15%, seppure in costante diminuzione negli ultimi anni. Le donne poi si sono ritrovate esposte sulla sfera privata, in particolare sulla gestione e cura familiare, portandole purtroppo spesso a mettere in discussione il proprio impegno lavorativo".
E conclude Vazzano: "Realtà come gli Stati Generali delle Donne fanno emergere la consapevolezza che un Paese non può privarsi del potenziale umano di una larga parte della sua popolazione e che il costo economico e sociale di questa situazione non è sostenibile. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sembra offrire prospettive positive perché intende favorire la maggiore partecipazione delle donne al mondo imprenditoriale, supportando l’avvio di nuove imprese e la realizzazione di progetti innovativi: attendiamo fiduciosi l’operatività del Fondo Impresa Donna perché la sfida del futuro si può vincere solo con il lavoro delle donne ed un reale sostegno all’abbattimento del gender gap".