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Politica | 24 novembre 2021, 11:21

Imperia: nulla di fatto per la Riviera Trasporti, in tribunale il giudice si è preso ancora tempo per la decisione (Video)

Sul procedimento di opposizione esecutiva promosso dalla società del trasporto pubblico locale. La decisione, secondo l'avvocato di Rt, potrebbe arrivare già nel pomeriggio.

Imperia: nulla di fatto per la Riviera Trasporti, in tribunale il giudice si è preso ancora tempo per la decisione (Video)

“Dobbiamo ancora attendere la decisione del Giudice”: sono le parole di Giovanni Barbagallo, presidente della Riviera Trasporti, poco dopo l’udienza che si è svolta questa mattina dinnanzi al giudice del Tribunale di Imperia, Martina Badano, sul procedimento di opposizione esecutiva promosso dalla società del trasporto pubblico locale.

“Il Giudice – ha sottolineato il presidente di Rt - ha tutti gli elementi e anche la Provincia si è costituita nel procedimento. Ci è stato assicurato che il provvedimento sarà preso velocemente, capendo la gravità della situazione. Sia chiaro, non c’è nessun rinvio ma serve un po’ di tempo per prendere la decisione”. 

L’Avvocato dell’azienda, Giuseppe Pugliese, ha spiegato tecnicamente la situazione: “L’ultima volta non c’è stato nessun intoppo e il Giudice, vista la delicatezza della questione e che si tratta di un pignoramento presso terzi, ha ritenuto di integrare il contradditorio. Tant’è che la Provincia si è costituita e ha confermato la natura pubblica del servizio di Rt. Probabilmente, già nel pomeriggio potrebbe esserci il provvedimento con il Giudice che ha preferito, per prudenza, integrare la notifica del ricorso a tutti i terzi pignorati, affinchè si spiegasse la natura dei crediti di Rt. Ora il Giudice dovrà dire se le somme sono pignorabili o no”.

Dopo l’intoppo procedurale di inizio mese, che ha visto slittare di 20 giorni l’udienza in quanto il difensore della società non ha notificato gli atti del procedimento alla Provincia, ente interessato nella causa di pignoramento dei crediti da parte di Arriva Srl Italia, a sua volta creditrice di Rt per circa 3 milioni e mezzo di euro, oggi il giudice si è preso nuovamente tempo sullo sblocco dei conti, che riguardano anche il contributi elargiti dalla Provincia nei mesi scorsi.

A Barbagallo è stato chiesto fino a quando può attendere il personale di Rt: “I dipendenti, giustamente, rivendicano lo stipendio di settembre ora bloccato e le somme aggiuntive previste. Grazie all’intervento di Provincia e Prefettura, abbiamo pagato novembre e ora siamo fiduciosi che, dopo la decisione del Giudice, si possano pagare le somme mancanti. Al momento non sono in grado di dire quando arriverà la decisione, ma siamo fiduciosi che arrivi veramente a breve. Tra l’altro lo sblocco è anche nell’interesse dei creditori, che verrebbero danneggiati se la procedura concordataria non andasse avanti”.

L’avvocato Pugliese ha ancora sottolineato in merito: “Abbiamo chiesto al Giudice un provvedimento ‘didascalico’, che metta in condizione i terzi pignorati di pagare Rt, senza incorrere in nessuna responsabilità. Abbiamo rappresentato la situazione drammatica ma siamo convinti che l’opposizione venga accolta. E’ ovvio che, tutte le somme pignorate dopo la data di presentazione del concordato preventivo, non possono essere sottoposte a pignoramento, come previsto dalla Legge”.

Stamani prima dell’udienza, come anche già avvenuto la scorsa volta, si è svolto il presidio, dinanzi il Tribunale di Imperia, da parte dei lavoratori e dei rappresentanti delle sigle sindacali. In bilico c’è il destino di 300 famiglie che da mesi sono costrette a subire grandi ritardi e inadempienze sul fronte del pagamento degli stipendi.

Preoccupazione è stata espressa dai Sindacati: “Siamo delusi – ha detto Marco Ghersi (Uil) perché non c’è stato il pronunciamento che noi ci aspettavamo per dare chiarezza e tranquillità ai lavoratori. Qualche notizie buona è arrivata, visto che le cifre dovrebbero essere libere e quindi ci sarà la garanzia dello stipendio di novembre. Rimangono bloccati agosto e settembre. Sicuramente se fosse arrivata la decisione sarebbe stato meglio. Speriamo che tutto vada per il meglio e che il Giudice faccia in fretta, anche perché questo è solo il primo step, che sarà seguito dall’affidamento in house, la riorganizzazione e ricapitalizzazione grazie alla vendita degli immobili che potrà mettere in sicurezza l’azienda”.

Fabrizio Ioanna della Cgil è fiducioso: “Noi abbiamo sempre in piedi le procedure di raffreddamento e, il 30 novembre andremo in Prefettura se non ci saranno novità. Noi siamo fiduciosi e, al momento, restiamo in attesa”. 

Bruno Zumbo della Faisa Cisal pensa anche al dopo della decisione: “Attendiamo con ansia l’esito anche perché poi abbiamo step fondamentali come l’affidamento in house, perché se non viene fatto immediatamente non regge il concordato fallimentare e parliamo di scenari disastrosi. Noi chiediamo che tutto venga messo in ordine e che l’azienda resti pubblica”.

Il 10 novembre scorso, lo ricordiamo, dopo ore di trattative la Provincia, all’esito del tavolo convocato dal Prefetto Armando Nanei, ha firmato il decreto con cui ha dato mandato agli uffici di pagare la mensilità di ottobre all’azienda. Un milione e 50mila euro che è servito a saldare una parte delle spettanze: la seconda è attesa invece, il 27 novembre. Se l’esito del giudice sarà negativo, proprietà e sindacati si sono già dati appuntamento per martedì prossimo in Prefettura per un nuovo vertice. Ma ovviamente si spera di no.

Diego David - Carlo Alessi

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