Continua a intricarsi lo scenario delle elezioni provinciali. Fitto come la trama di una pellicola misteriosa che potrebbe offrire un colpo di scena da un momento all'altro. Dopo il disimpegno di ieri dal centrodestra di Liguria Popolare che, staccatosi dalla decisione della quasi totalità della maggioranza regionale, ha additato la candidatura di Claudio Scajola come ‘inopportuna’. Adesso si attende la mossa di Fratelli d'Italia o comunque quella di proporre un proprio candidato.
Uno dei nomi dei candidati alla presidenza della Provincia è quello di Fulvio Gazzola che potrebbe rappresentare i piccoli comuni dell'entroterra. L'abbiamo chiesto proprio a lui che si è detto mai interessato ma, qualora dovesse esserci un accordo Imperia-Sanremo, potrebbe pensarci. Le sue preoccupazioni principali, restano in ogni caso, l'unità di intenti della provincia e il futuro dell'entroterra: “Mi auguro che - ha detto - visti i problemi che ha la provincia, come c'è stato in passato ci sia una condivisione del presidente da parte della maggior parte dei sindaci. Ovviamente Sanremo e Imperia devono contribuire a questo e lavorare insieme, questa è la mia posizione sperando possano trovare un accordo su questo tipo di discorso. Non sono mai stato interessato ma, nel caso in cui venissi candidato e ci fosse un accordo Biancheri-Scajola, potrei pensarci”.
“A differenza di altre volte – prosegue Gazzola - oggi c'è una decisione politica da prendere. Sicuramente Claudio Scajola è una persona capace per risolvere i problemi della Provincia ma Sanremo non può rimanere fuori dalla questione. Ci vuole per forza un rapporto fra i due comuni che tra l'altro hanno anche i voti più importanti e noi dell'entroterra non abbiamo possibilità di incidere sul voto delle elezioni provinciali. Quello che mi interessa personalmente è che ci sia un'unità di intenti in provincia, perché, con le questioni che ci sono in ballo, si rischia poi di non risolvere i problemi e sicuramente sono molto preoccupato. Ho interesse che l'entroterra abbia un suo peso nel determinare alcune scelte del futuro, come quella dei finanziamenti. Non è un problema di nomi”.
Gazzola, quindi, è pronto per un’eventuale presidenza della Provincia di Imperia, ma chiede un’unità di intenti come ventilato da diverso tempo e da più parti politiche. Negli ultimi giorni, invece, si sono create due fazioni, una più legata al centrodestra (Scajola) e l’altra più di centrosinistra (Biancheri). Ma, secondo i ‘rumors’ che viaggiano nei corridoi della politica provinciale, c’è chi trasversalmente sta cercando una ‘quadra’ per evitare il muro contro muro e rischiare lo scontro, oltre che la ricerca dei voti.
Eppure le cariche provinciali fanno meno gola da un po’ di tempo a questa parte. E’ un ente di fatto ‘squattrinato’ e con poche velleità sul piano della carriera politica. Sicuramente ci sono decisioni importanti che dovranno essere prese nei prossimi mesi: a partire da Rivieracqua e un eventuale socio privato (al quale Biancheri si è sempre dichiarato contrario), per arrivare a Riviera Trasporti che considerarla nella bufera è un eufemismo.
Il tutto senza dimenticare il futuro dei rifiuti e del biodigestore, del quale si parla da quanto molti di noi avevano i calzoni corti ma che, di fatto, è sempre nel libro dei sogni. Insomma, una partita quella della Provincia che si fa sempre più appassionante e difficile da districare.