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Politica | 02 novembre 2021, 11:04

Alternativa Intemelia sulle nuove ordinanze del sindaco Scullino: “Solite storie di marginalizzazione della povertà mascherate da lotta al degrado”

“Chi giunge in questo lembo di terra, continuando a rischiare la propria vita, potrebbe anche vedersi comminata una multa da 300 euro per aver provato a trovare riparo da temperature sempre più severe”

Alternativa Intemelia sulle nuove ordinanze del sindaco Scullino: “Solite storie di marginalizzazione della povertà mascherate da lotta al degrado”

Da giovedì 21 ottobre sono ufficialmente applicabili a Ventimiglia le nuove ordinanze comunali “per il contrasto del bivacco e del degrado urbano”.
Fortemente volute dal sindaco Gaetano Scullino, prevedono il divieto assoluto di consumare alcolici in aree pubbliche (fatta salva la fascia oraria 11.30-15 a eccezione dei pubblici esercizi e dei loro dehors) e il divieto di creare bivacchi e giacigli su aree vastissime del territorio comunale (lungofiume Roja, stazione ferroviaria, centro città, giardini pubblici, spiagge, lungomare, via Tenda ecc ecc).

In merito alle nuove disposizioni del sindaco, interviene Alternativa Intemelia con pesanti critiche al documento: “Curiosamente, in nessuna delle sei pagine del documento, viene mai utilizzata la parola "migranti", per quanto l'obiettivo sia chiaramente quello di marginalizzare ed isolare ulteriormente la popolazione migrante e senza fissa dimora del nostro territorio. Questi provvedimenti non sono altro che la manifestazione e l'attuazione su piccola scala comunale della cosiddetta "Teoria delle finestre rotte": fortemente sostenuta e promulgata dall'ex presidente USA Ronald Reagan e dall'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani, è ormai diventata la teoria egemonica sulla sicurezza urbana nei quattro angoli del mondo, ovviamente Ventimiglia compresa. Sulla base di essa l'amministratore pubblico deve mettere al centro della sua azione "la lotta al degrado", intesa come contrasto e repressione di piccoli reati  e di condotte illecite minori,  in quanto modo migliore per combattere non tanto i crimini in sé ma "il disordine urbano", evitando così di ricercarne le cause sociali e di dare spazio a richieste di welfare o intervento umanitario, creando così ulteriore stigma verso poveri e marginali associati al termine "degrado" (considerato che l'uso classico di questa parola è collegato a operazioni di sgombero della spazzatura). Ventimiglia continua ad essere un terreno d'avanguardia nell'applicazione di questa teoria: non solo non esiste più un centro d'accoglienza per migranti da ormai un anno e mezzo e la sua nuova realizzazione continua a costituire un miraggio (nonostante i proclami) ma chi giunge in questo lembo di terra, continuando a rischiare la propria vita, potrebbe anche vedersi comminata una multa da 300 euro per aver provato a trovare riparo da temperature sempre più severe. Dulcis in fundo: collateralmente anche ad alcuni noti bar ventimigliesi é stata prospettata la stessa sanzione nel caso in cui i propri clienti consumino bevande al di fuori dei locali e del dehors. Quando miopia e disumanità si sommano non possono che essere questi i risultati”.

C.S.

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