Il Gruppo di Cultura Politica della Federazione Operaia Sanremese interviene in merito agli ultimi sviluppi sulla vicenda legati a Rivieracqua e al paventato ingresso del socio privato, con riferimento anche alla vendita della RSA di Poggio 'Casa Serena'.
La nota del Gruppo di Cultura Politica della FOS
Sindaco Biancheri condividiamo (condivisione che è arrivata anche dal Consiglio Comunale) la sua richiesta di un passo indietro sull'ingresso del privato nella società completamente Pubblica. Tenuto conto delle debite proporzioni (di cui siamo ampiamente consapevoli) chiediamo al sindaco e al consiglio comunale: perché ciò che vale per Rivieracqua non dovrebbe valere anche per Casa Serena?
Come è noto qualche settimana fa il sindaco di Sanremo, rispetto a Rivieracqua ha posto pubblicamente una riflessione molto forte, così riassumibile: dato il potenziale arrivo di importanti risorse dal Recovery Plan per il sistema idrico, ha senso l'ingresso di un soggetto privato nella società Rivieracqua?
Il Gruppo di Cultura Politica della FOS non ha nessuna esitazione nel sostenere l'inopportunità (dato anche le tante risorse per il sistema idrico come per la sanità, il socio sanitario, il trasporto, ecc. previste dal PNRR) dell'ingresso di soggetti privati in alcuni servizi pubblici rilevanti.
Ci si consenta però di cogliere questa occasione per far notare al sindaco Biancheri, ma anche al consiglio comunale, che la riflessione fatta per Rivieracqua andrebbe fatta (anzi andava fatta diversi mesi fa) anche per “Casa Serena”, unica RSA pubblica del territorio fino a qualche tempo fa.
Il Gruppo di Cultura Politica della FOS (proprio con riferimento al ruolo del pubblico in alcuni servizi in vista della disponibilità delle risorse del PNRR), su “Casa Serena” il 7 maggio, ha espresso (mediante una presa di posizione pubblica) una posizione molto chiara e netta.
Nel testo si affermava: “prima di tutto si tratta di valutare il rilievo sociale degli Istituti Residenziali Pubblici, sia per la città di Sanremo che per qualsiasi città o borgo del nostro paese. Un rilievo sociale che acquista ancora maggiore valore se si tiene conto di tre fattori: il primo il primo, la permanenza della pandemia; il secondo, l'avvenuta approvazione da parte del Governo e del Parlamento del PNRR (che destina risorse importanti all'assistenza territoriale); il terzo, il rafforzamento delle infrastrutture Sociali previste sempre dal PNRR”.
Seguiva la proposta: “realizzare dal punto di vista giuridico, economico e gestionale un polo pubblico di accoglienza e cura per le persone anziane o fragili. Si tratterebbe di realizzare, mediante il coinvolgimento della Regione (date le sue competenze in materia di sanità e assistenza), un polo costituito da due strutture residenziali pubbliche di Sanremo sulla base di alcuni punti qualificanti: una nuova ed unica governance; la messa a disposizione, da parte della Regione, di finanziamenti mirati o linee di credito (a lungo termine) per la messa in sicurezza e ammodernamento delle due strutture; utilizzare al meglio tutte le sinergie che tale sistema può produrre.”
Infine la conclusione: “si sviluppi una ampia e proficua discussione per verificare la possibilità di un nuovo progetto (quello indicato o altro) che consenta di mantenere nell'ambito del pubblico “Casa Serena” senza che questa continui a pesare sul bilancio comunale”.
Quello che è successo dall'inizio di maggio in poi è noto a tutti.
Ora il sindaco e il consiglio comunale di Sanremo, in coerenza con i principi, le valutazioni e le riflessioni fatte su Rivieracqua, facciano la stessa cosa per “Casa Serena”; il che significa:
a) portino avanti, con determinazione, la revoca del contratto con My Home;
b) aprano un confronto ampio per la predisposizione di un nuovo progetto a breve, a medio e lungo termine per la realizzazione di un ampio Polo Assistenziale che mantenga alcuni riferimenti importanti con il Comune di Sanremo.
Per concludere: auspichiamo e ci aspettiamo, che l’amministrazione comunale mandi rispetto a “Casa Serena” un segnale forte come quello mandato per Rivieracqua.