Attualità - 29 ottobre 2021, 16:58

A un anno dalla tempesta Alex, il 2 novembre riaprirà Ca' Mea di Badalucco

"Sarebbe stato il compleanno di mio padre" - ci racconta Cinzia Cristiano, la figlia di Antonino Cristiano, per tutti Cristian, lo storico ristoratore volto di Ca' Mea, morto il 9 agosto del 2019 a 76 anni.

Il 2 novembre riaprirà il ristorante Ca' Mea di Badalucco. Poche settimane fa, nel nostro speciale, a un anno dalla tempesta Alex, avevamo parlato con Cinzia Cristiano, titolare dell'attività diventata uno dei simboli della ripartenza della valle Argentina dopo l'alluvione. 

Il ristorante è chiuso dalla notte tra il 2 e 3 ottobre 2020 quando venne gravemente danneggiata l'unica via d'accesso al locale, il ponte. Oltre a questo, l'acqua invase completamente cucine e ristorante, distruggendo quasi tutto sul suo passaggio. A distanza di un anno e un mese da quella drammatica notte, Cinzia Cristiano è riuscita a riaprire i battenti della sua attività.

Ca' Mea è l'emblema della cucina del territorio a base di funghi. A questo proposito non ci sarà l'iconico fungo gigante, scultura simbolo di questa realtà che era ben visibile sulla strada provinciale 548, portata via dalla furia del torrente. Nonostante questo i clienti troveranno le prelibatezze di stagione servite in quel clima caldo e famigliare che hanno portato questo ristorante a essere famoso in tutta Italia con estimatori anche nel resto d'Europa. 

La scelta di riaprire il 2 novembre non è casuale. "Sarebbe stato il compleanno di mio padre" - ci racconta Cinzia Cristiano, la figlia di Antonino Cristiano, per tutti Cristian, lo storico ristoratore volto di Ca' Mea, morto il 9 agosto del 2019 a 76 anni. Fu proprio lui ad avere la brillante idea di aprire questo ristorante dopo un'esperienza maturata nelle cucine di Montecarlo. Era il 1976 e da allora Ca' Mea è diventato una istituzione nella provincia di Imperia e più in generale per la Liguria

"Riapriamo con tanta voglia ma anche con un po' di paura nel riprendere i ritmi dopo un anno di stop forzato. Abbiamo rifatto tutto quello che c'era stato portato via, a spese nostre senza che l'assicurazione ci abbia dato nulla. Torniamo come prima pronti ad accogliere i nostri clienti - aggiunge Cinzia Cristiano che poi confessa - in questi primi giorni, siamo già al completo".