- 25 ottobre 2021, 20:27

Diano Marina, il Comune ordina la demolizione dell'antenna ai Pini del Rosso: ecco tutti gli abusi riscontrati dai tecnici

Soddisfatto il comitato sorto a difesa della zona: "continueremo ad impegnarci per la tutela e la salvaguardia dell’area, mantenendo alta l’attenzione sui prossimi passaggi amministrativi". Imposto anche il ripristino dei luoghi entro 90 giorni

Il Comune di Diano Marina, con ordinanza 108 del 15 ottobre scorso, ha ordinato la demolizione delle difformità riscontrate nella realizzazione della nuova antenna in zona Pini del Rosso, imponendo il ripristino dello stato dei luoghi entro il termine di 90 giorni.

Il Comitato ‘Io difendo i Pini del Rosso’ esprime tutta la sua soddisfazione per i risultati ottenuti, ringraziando l’avvocato Enrico Panero per la disponibilità e l’impegno profuso. Il comitato continuerà ad impegnarsi per la tutela e la salvaguardia dell’area, mantenendo alta l’attenzione sui prossimi passaggi amministrativi della pratica.

Secondo quanto riportato nel provvedimento, a seguito del sopralluogo effettuato dai tecnici comunali gli abusi edilizi riscontrati sono tali da rendere difforme dalle autorizzazioni l’intera costruzione.

L’ordinanza è rivolta alla Società SBT SRL, in qualità di proprietario del terreno, al direttore dei lavori, al direttore dei lavori delle opere in cemento armato e della struttura metallica, alla Società Vudoppia Costruzioni srl, in qualità di ditta esecutrice delle opere edili, e alla Società Turres srl, in qualità di ditta esecutrice della carpenteria metallica. Inoltre, negli atti è prevista la rimessa in pristino dello stato dei luoghi, compresa la piantumazione di un esemplare di pino adulto "nella esatta posizione in cui insisteva il pino tagliato".

La principale difformità riguarda la “traslazione di 44 cm del traliccio”, tale da rendere difforme l’intera costruzione (fabbricato ad uso ricovero apparecchiature per la telecomunicazione e traliccio di sostegno antenne) per la quale il Comune ha ordinato la demolizione.

Ecco tutti gli abusi rilevati dall'ente:

- I lati del triangolo del traliccio in pianta misurano: cm. 393x392x392 contro i 400x400x400, ma rientrano nella tolleranza del 2% pertanto risulta regolare.

- Il basamento sottostante al traliccio misura: circa cm. 823 x 900 contro i 840 x 900, ma rientra nella tolleranza del 2% pertanto risulta regolare.

- Lo spigolo del triangolo del traliccio più verso valle rispetto al bordo esterno del basamento dista circa cm. 290  contro i 263 a progetto, pertanto il traliccio risulta traslato di circa cm. 44, quindi non è regolare.

- Il marciapiede (al lordo del futuro rivestimento in pietra) antistante il locale ricovero centralina misura: circa 148 x 540 contro i 120 x 540 a progetto, pertanto risulta più profondo di circa cm. 28, quindi non è regolare.

- I muri esterni di contenimento terra finora realizzati risultano regolari.

- I muri del locale ricovero centralina finora realizzati risultano regolari anche in altezza.

- Il muro prospettante sull’intercapedine lato monte presenta n. 6 finestre (n. 3: cm. 104 x 54 di altezza e n. 3: cm. 20x 34 di altezza) contro le n. 3 autorizzate (cm. 100 x 150 di altezza). Tale difformità interna può essere regolarizzata con la chiusura lavori.

- All’interno del cantiere risultano estirpate una quercia roverella, un pino d’Aleppo, numerosa macchia mediterranea (cespugli di mirto, ecc.), sfoltito un pino d’Aleppo e risulta tagliato anche un pino al confine con la strada Savoia lato monte.

In allegato all'articolo, l'ordinanza emanata dal Comune. 

Angela Panzera