Continuano le iniziative di Asl1 e delle associazioni del territorio per il mese rosa contro il tumore al seno.
Questa mattina all’ospedale ‘Borea’ di Sanremo è stata presentata il progetto “Dalla prevenzione al metastatico” realizzata in collaborazione con LILT, 'La Rinascita' e Fondazione 'Livio Casartelli – Ippolita Perraro' anche in occasione del 13 ottobre, la giornata nazionale contro il tumore al seno. L’iniziativa segue di pochi giorni la cerimonia per la presentazione del nuovo mammografia donato all’ospedale di Sanremo.
Grazie a “Dalla prevenzione al metastatico” le donne potranno comunicare con le altre donne per non spezzare la catena della prevenzione, un progetto che è strumento di informazione e conoscenza sulle realtà e opportunità territoriali, parlando e accompagnando le donne in ogni fase necessaria, sensibilizzandole a prendersi cura di se stesse e della loro salute.
“La prevenzione è un discorso importante come la sinergia tra struttura pubblica e associazioni del settore - ha dichiarato Mauro Maccari, direttore sanitario di Asl1 - siete un punto di riferimento importante sul territorio. Il discorso della prevenzione deve essere affrontato a 360 gradi. Ben venga l’apporto del territorio. Parliamo spesso di prevenzione ma non sempre i cittadini rispondono alle chiamate per visite e screening, è importante che ci sia una struttura territoriale che spieghi. I due anni di covid non possono fermare la prevenzione. Negli ultimi anni, anche grazie alla prevenzione, abbiamo potuto pensare non solo a salvare le persone, ma anche a rendere il più normale possibile la vita dei malati. Siamo tutti dalla stessa parte”.
“Siamo tutti dalla stessa parte - ha aggiunto Claudio Battaglia, direttore della breast unit di Asl1 e presidente della LILT Sanremo-Imperia - fino a qualche anno fa non si parlava di tumore al seno per via di una cattiva comunicazione, se ora arriviamo a parlarne vuol dire che qualcosa è cambiato in meglio. Abbiamo oltre 35mila donne che vivono la malattia in modo cronico con una qualità della vita simile al normale. Questo ci consente di guardare con ottimismo al futuro di queste donne, un ottimismo che si deve fondere tra il pubblico e l'associazionismo specie se pensiamo a quanta strada c'è ancora da fare come portare anche l'attenzione di queste donne sulla rapidità degli accessi ai test diagnostici, alle cure e all'assistenza a lungo termine”.
“Vorremmo rinforzare questa collaborazione - ha proseguito Isabella Berrino per la fondazione Livio Casartelli – Ippolita Perraro - la fondazione ha lo scopo di promuovere la salute, è uno dei fili statutari”.
“Perché questo progetto? La pandemia ci ha colpiti profondamente in tutti i servizi abituali come lo screening, le diagnosi e la cura, tutto si è dovuto rivoluzionare - ha concluso Deliana Misale per l'associazione 'La Rinascita' - nel discutere con le donne è uscita l'urgenza delle pazienti di comunicare alle altre donne, prenderle per mano e dare un'educazione alla prevenzione. Le donne devono essere consapevoli, sapere che è importante, mai come in questo momento per il quale faremo la conta dei casi in futuro, la cura e la prevenzione che si può ottenere sul proprio territorio e nelle proprie strutture dove ci sono percorsi per le donne. Fino a pochi anni fa 'tumore al seno' era un termine difficile da pronunciare mentre ora è una malattia che si può controllare e ci si può convivere anche se è difficile e le donne devono avere la consapevolezza che senza la prevenzione il nostro nastrino rosa non potrebbe essere così rosa arrivando a situazioni difficili per le pazienti e per i loro familiari”.