Il consiglio comunale di questa sera è tornato ad affrontare la spinosa questione ‘Casa Serena’ proprio nelle ore in cui va in scena l’ennesimo capitolo della vicenda che si protrarrà anche nei prossimi mesi tra carte bollate e tribunali.
Particolarmente drammatica la fotografia 'scattata' dal sindaco Alberto Biancheri che ha sottolineato le grandi difficoltà economiche incontro alle quali il Comune andrà con la revoca di Casa Serena e con il conseguente mancato introito.
La discussione è stata aperta dal segretario generale Stefania Caviglia che ha riassunto gli ultimi passaggi: “Con un provvedimento a mia firma è stata disposta la revoca motivata per una serie di circostanze che attengono al rispetto degli standard minimi previsti dalla norma regionale e al presunto comportamento anti sindacale tenuto dalla società. La sorveglianza messa in atto da Alisa ha messo a rischio l’accreditamento e Asl1 ha sospeso gli ingressi. Tutti questi elementi hanno presupposto la revoca dell’aggiudicazione anche per una ragione di pubblico interesse. My Home è l’aggiudicataria del contratto poi abbiamo scoperto che le fatture vengono emesse dalla Euroassistance questo potrebbe configurarsi come esercizio abusivo di casa di riposo perché Euroassistance potrebbe risultare gestore senza autorizzazioni in mano. L’efficacia del nostro provvedimento è sospeso per 15 giorni e perde efficacia se in questi 15 giorni il ricorso di My Home non viene depositato. I nostri legali valuteranno ed è possibile che si chieda la revoca in questi 15 giorni”.
Poi le precisazioni dell’assessore Costanza Pireri: “Come amministrazione abbiamo cercato di agire al meglio per i nostri ospiti e per gli operatori, avevamo identificato questa azienda che poi si è rivelata non rispettosa degli adempimenti, non avevamo altra soluzione del percorso che abbiamo intrapreso. Noi ci siamo adoperati con tutte le organizzazioni sindacali per far sì che tutti gli operatori in essere alla data del 31 agosto fossero riassunti, le organizzazioni hanno parlato di attività antisindacali ma, pur avendo Maniscalco sottoscritto un documento, 24 ore dopo è stato completamente disconosciuto. A noi non può che mancare la fiducia per una persona di questo genere che firma un accordo e 24 ore dopo lo disdice”.
Nuovamente sugli scudi il consigliere comunale Daniele Ventimiglia (Lega): “Dal primo giorno in cui si è instaurata My Home, Euroassistance è subentrata all’interno di Casa Serena. Da maggio 2021 abbiamo portato alla conoscenza dell’amministrazione tutte le criticità che potevano esserci soprattutto perché si era presentata prima come società Moma, poi My Home e dal primo giorno il Comune di Sanremo sapeva che dentro Casa Serena c’era Euroassistance. Non potevamo non aspettarci una reazione di Maniscalco e ci dobbiamo aspettare che nei 15 giorni delle more faccia un ricorso al Tar. La pratica di Casa Serena è stata gestita come un disastro totale, l’avete gestita malissimo e avete continuato nonostante le opposizioni vi avessero avvertito dei problemi che questo contratto avrebbe portato. Come si è arrivati a formulare questa possibilità del partenariato pubblico/privato con la formula del rent to buy? È Maniscalco che ha proposto a noi? Correi capire il collegamento che ha portato il Comune di Sanremo ad accettare una siffatta procedura di vendita che è stata un disastro completo. Abbiamo la possibilità anche di togliere il mandato all’avvocato che ci ha portati in questa situazione e affidarci a un difensore che abbia anche una visione diversa. Intanto rimane la questione lavorativa e il trattamento dei nostri anziani, siccome non abbiamo come Comune la possibilità di controllare all’interno. Intanto i lavoratori questa sera speravano di rientrare a lavorare e il sindaco ha una responsabilità morale oltre a quella politica. Chi sbaglia, in politica, paga”.
Luca Lombardi (FdI) ha ricordato le precedenti discussioni in merito: “Su questa pratica il nostro gruppo aveva rilevato criticità ed era stato l’unico a votare contro. La società che interveniva aveva troppo poco tempo per presentare i documenti e aveva pochi dipendenti, segnali che ci mettevano in allarme e il nostro gruppo lo era già dal 12 di maggio. Avete deciso di portare avanti la pratica e di votarla, saremmo dovuti andare contro questo atto già il 12 di maggio anche se capisco che la maggioranza debba fare delle scelte. In questo momento abbiamo perso il controllo sulle informazioni di Casa Serena, a me interessa l’utenza e oggi ho difficoltà ad averne notizie. Non vorrei essere solo chiamato il venerdì sera per una revoca al sabato mattina, ma vorrei informazioni su come stanno gli ospiti della struttura. Sono le domande che tutti i giorni mi fanno le persone. Noi pensiamo alle questioni formali, i parenti pensano ai loro cari. Quando rientrerà il Comune di Sanremo riassumerete tutti gli 80 dipendenti? E fino a che punto opererò con gli ammortizzatori sociali?”.
Simone Baggioli (Forza Italia) ha poi chiesto le dimissioni dell’assessore Pireri: “Credo che la situazione sia molto grave sia per la pratica in sé ed è catastrofale l’attività politica sulla gestione di questa pratica che deve ottenere un ritorno mediatico da parte degli attori principali. Qualche tempo fa si parlava delle buone prospettive che il nostro territorio ha in merito alla presenza delle case di cura per portare un turismo che possa usufruire dei benefici del nostro territorio e del nostro clima e già per questo è assurda la vendita di Casa Serena. È stato fatto un contratto che è un’assurdità, una situazione paradossale che vede oggi un sentimento drammatico per questi dipendenti che speravano oggi di poter tornare a lavorare. La gestione politica di questa pratica è stata portata avanti con incapacità. Credo che l’assessore Pireri debba fare un passo indietro, la gestione di questa pratica compromette l’amministrazione e anche l’opposizione come spettatori di una situazione imbarazzante. Io non do colpe alla società, ma a voi che l’avete individuata. L’assessore Pireri dovrebbe fare un passo indietro e chiedere scusa per poi lasciare spazio a chi ha più competenze”.
Andrea Artioli (Liguria Popolare) ha invece auspicato una soluzione per il bene del Comune di Sanremo arrivando, però, a chiedere una assunzione di responsabilità: “Questa sera mi sento in difficoltà come specchio delle difficoltà che il Comune ha attraversato per questa vicenda. Non siamo contrari alla ricerca di soluzioni che consentano di coniugare la tenuta dei conti del Comune e la garanzia di un servizio di livello per i nostri anziani di Casa Serena. Però il pallino su come coniugare queste due esigenze spettava al Comune. Il sindaco al tempo fece da parafulmine per la maggioranza. Invece di lasciare una situazione migliorata rispetto al passato la lasciamo fortemente peggiorata con perdite di posti di lavoro e carenze del servizio, ci troviamo con un ‘occupante’ che non so nemmeno se ha pagato la prima rata, non se ne vuole andare, fa ricorso al Tar e noi che siamo per avvocati. Un quadro catastrofico. Do atto della buona volontà del sindaco che ha provato a trovare delle soluzioni. Sì che il sindaco fa da parafulmine, ma c’è un discorso di responsabilità. Noi aiuteremo il Comune per quanto possibile, avete la solidarietà e non chiederò mai le dimissioni del sindaco, ma non vale per tutti. Ci vorrebbe un minimo di presa di coscienza e qualcuno deve proporsi di fare un passo indietro, è una vicenda che è sfuggita di mano e delle responsabilità ci sono. È un discorso di correttezza nei confronti della cittadinanza. Sindaco, facciamo in modo di riportare a casa Casa Serena, affrontiamo un contenzioso e riorganizziamo il lavoro con associazioni sindacali e lavoratori andando a verificare come questa struttura si possa rendere di nuovo redditizia sempre a garanzia degli ospiti”.
Limpida e chiara la spiegazione del sindaco Alberto Biancheri che non ha nascosto i problemi economici che la revoca provocherà: “Vi chiedo di fare un salto indietro oltre a dipingere il presente. Dobbiamo pensare a maggio con il consiglio sul bilancio, ci siamo trovati a dire che se questa proposta per Casa Serena non si fosse concretizzata trovando qualcuno per il rent to buy saremmo stati in grossissima difficoltà accantonando quasi 1,5 milioni per Casa Serena. Non ci sono più margini dopo aver tagliato su tutto. C’è stata una forte pressione per chiudere questa situazione anticipatamente per permettere di non accantonare queste risorse su Casa Serena. Oggi, a livello finanziario, torniamo a maggio. Stamattina ho dovuto decidere dove investire gli unici 350 mila euro che abbiamo a disposizione e li abbiamo presi dai fondi di riserva. Le esigenze sono di circa 1,5 milioni, quelli che avevamo tolto a maggio quando avevamo pubblicato l’ultima spiaggia con la manifestazione di interesse. Questo ha dettato una certa fretta, non è superficialità politica ma l’esigenza di mettere questo Comune in condizione di fare degli investimenti da qui a dicembre. Chiariamo, però, che i grandi progetti non hanno tolto nulla al bilancio e alle piccole cose. Il parcheggio di piazza Eroi non incide sulla finanza perché per l’unica rata sono stati presi i fondi Rai che possono essere utilizzati solo per certe cose e poi si finanzierà con il pagamento delle soste. Per il palazzetto dello sport pagheremo le rate dal 2024, per porto vecchio non ci sono investimenti da parte del Comune, a porto sole non spenderò soldi per l’ecomostro come per Santa Tecla. Ora andremo incontro a una grossa difficoltà, però il problema che oggi abbiamo con la My Home non è finanziario, ha pagato la caparra e i tre mesi anticipati. Manca la fiducia, io non ho fiducia in quesa persona. A oggi c’è un problema di fiducia con questa persona. Questi hanno firmato un accordo davanti a me e dopo due giorni ci siamo trovati davanti a un Prefetto che ha smentito tutto, come posso avere fiducia? Io proverei vergogna a firmare un documento che poi non rispetto. Io non tratto, dobbiamo andare con un provvedimento e con la forza a riprenderci Casa Serena, non sono tranquillo ad avere una casa di riposo di questo tipo. Ci dite che ce l’avevate detto ed è vero e oggi vi dico che avrei fatto bene ad ascoltarvi. È il momento più difficile di questi sette anni e mezzo. Dobbiamo andarci a riprendere Casa Serena, ci saranno due fasi: una per dare la gestione alle cooperative e poi un bando per la concessione. Prima di tornare all’alienazione dobbiamo pensarci bene tutti quanti”.
Dai banchi della maggioranza Giorgio Trucco (PD) ha difeso l’assessore Pireri dagli attacchi delle opposizioni: “Il Comune di Sanremo ha uno dei migliori assessori ai Servizi Sociali di tutti i tempi, l’assessore Pireri è stata sempre molto attenta e presente, sempre molto vicina alle persone che si rivolgono a lei. È un momento difficile per il Comune, per il sindaco e per l’assessore che hanno seguito in prima fila la pratica. Ma è il momento in cui è importante esserci, resistere nel proprio ruolo e fare tutto quello che è necessario per risolvere una situazione di crisi. Non si lascia il campo ma si sta al proprio posto. Perderemmo un grande valore aggiunto se l’assessore Pireri facesse quel passo a lato che è stato auspicato. Assessore non lo faccia perché ha la nostra piena fiducia, ci metta il suo impegno e anche qualcosa di più per stare sempre più vicino alle persone che sono dentro Casa Serena e alle famiglie”.
Alla richiesta di dimissioni da parte di Baggioli l'assessore Pireri ha risposto: “Nel mio intimo so che ho operato per dare il maggior servizio possibile dal 2014 a oggi, mi sono adoperata al massimo nell'interesse e a servizio del cittadino. Inettitudine? Incapacità? Sono orgogliosa di quello che ho fatto. In questo momento mi reputo serena e tranquilla”.
Luca Lombardi ha puntato ancora il dito contro l'assessore Pireri: “Non sta dirigendo il proprio ufficio anche per le questioni che abbiamo visto questa mattina con gli assistenti scolastici, valuti un passo indietro. Credo che un segnale vada dato”.
Dai banchi della maggioranza Mario Robaldo (PD) ha preso le difese dell'amministrazione: “Parlando di bilancio mi sembra che anche voi non abbiate fatto i fenomeni anni fa, quando sento che ci si scandalizza mi viene da rispondere. Si chiede autocritica e mi pare che il sindaco l'abbia fatta. Per il discorso della fiducia, come fai a non fidarti quando si firma e poi i patti non vengono rispettati dopo? Serve serietà e non ipocrisia. Ora dobbiamo andare avanti in questo senso, non si può dire di non pensare al bilancio perché è quello che regge tutto. Capisco l'opposizione, ma dovete capire che certe cose si possono fare e altre no. Bisogna dare un segnale e in questi giorni lo stiamo dando”.
“Questo Comune ha avuto delle difficoltà di bilancio, ha fatto due bandi di gara per Casa Serena prima di arrivare alla manifestazione di interesse - ha proseguito Lorenzo Marcucci (Sanremo al Centro) - i nostri uffici hanno sempre agito in ossequio ai principi di legalità, quando si parla di responsabilità bisogna fare un addebito preciso e qual è l'addebito preciso che si vuole muovere?”.
Durante la discussione il consigliere Artioli ha presentato a nome dell'opposizione un ordine del giorno per impegnare la giunta a entrare in possesso del compendio Casa Serena per poi procedere alla gestione comunale scongiurandone una nuova cessione. Dopo un'accesa e confusionaria discussione l'ordine del giorno è stato ritirato.
Il consiglio comunale