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Politica | 22 settembre 2021, 07:31

Sanremo: vicenda 'Casa Serena', i partiti della sinistra matuziana chiedono le dimissioni del Sindaco e della Giunta

“La gestione di Casa Serena nell’ultimo decennio è stata fallimentare mentre, fino alla fine del primo decennio 2000, la Rsa Pubblica aveva bilanci in attivo e veniva gestita in modo oculato".

Sanremo: vicenda 'Casa Serena', i partiti della sinistra matuziana chiedono le dimissioni del Sindaco e della Giunta

I partiti della sinistra matuziana hanno chiesto le dimissioni del Sindaco e della Giunta per consentire il ritorno alle elezioni: “Una richiesta – sottolineano Carlo Olivari di Rifondazione Comunista, Pino Panuti di Sinistra Italiana, Lino Serafini di Sanremo Insieme e Davide Fassola di Rete Sanremo Solidale - che dovrebbe arrivare da chi fa opposizione all’interno del Consiglio Comunale, ma che non perviene in quanto non esiste la determinazione”.

“La gestione di Casa Serena nell’ultimo decennio - proseguono i partiti della sinistra sanremese - è stata fallimentare mentre, fino alla fine del primo decennio 2000, la Rsa Pubblica aveva bilanci in attivo e veniva gestita in modo oculato. Si è voluto percorrere una strada intrapresa dalla Giunta Zoccarato, ovvero quella della privatizzazione. Il vendere probabilmente è più facile che gestire e si è portato avanti il progetto di vendita a cui l’attuale maggioranza, all’epoca votò a sfavore. Questo repentino cambio di visione non va inteso come errore dell’epoca nel votare contro ma come totale stravolgimento del concetto di centro sinistra e dei suoi valori. Questo comportamento è la prova che la Giunta attuale, per rimanere in carica, deve ulteriormente spostarsi a destra più di quanto i loro candidati già non lo fossero”.

“Abbiamo assistito ad una gestione della vendita a dir poco frettolosa, per non dire incompetente. Vendita aggiudicata ad un’azienda con un capitale sociale ridicolo, il che doveva far pensare, ad un’azienda dove non sono così comprovate le esperienze nel settore. Ma già prima si doveva comprendere che, se si ha intenzione di vendere un’azienda pubblica con un disavanzo a bilancio di  600.000 euro ad un privato che vuole guadagnare sugli ultimi anni di vita dei nostri anziani, quest’ultimo deve per forza tagliare su personale, servizi e qualità. Questa amministrazione ha dimostrato superficialità nelle ispezioni da loro citate e forse anche citofonate, non riscontrando nessuna imperfezione, per poi essere smentita da Asl, Alisa e Nas, prima e dopo la disgrazia passata alle cronache. Questa Giunta ha confermato il suo disinteresse per le condizioni di lavoro dei propri dipendenti, di fatto venduti anch'essi al privato”.

“Da sempre l’Amministrazione Biancheri ha sempre ceduto (o meglio svenduto) beni pubblici – vanno avanti le sinistre sanremese – ovvero l’unica politica economica che riescono a portare avanti. Sicuramente le amministrazioni comunali di tutto il paese Italia hanno subito tagli netti da parte dei vari governi che loro stessi hanno appoggiato, ma quella matuziana si è dovuta  svendere le proprietà di famiglia per coprire ‘buchi’ provocati da loro stessi ed è l’unico comune in provincia a ricorrere alla cessione dei propri beni o meglio dei beni dei propri cittadini. Abbiamo anche sottolineato nei nostri interventi, di come ci sia stata una forte spinta anche nel privatizzare Riviera Trasporti con un comportamento di Biancheri e del PD matuziano, imperiese e provinciale ligio ai dettami dell’onnipotente Scajola”.

“Dietro il termine ‘Project Financing’ – terminano i partiti di sinistra - si nasconde un’altra privatizzazione. Come il porto vecchio di Sanremo, che sarà dato in concessione ai privati per 65 anni, come il parcheggio di piazza Eroi che avrà costi per chi ne usufruirà, insostenibili per i residenti, come il Palazzetto dello sport che sarà gestito da chi lo costruirà con costi proibitivi per le piccole società sportive presenti a Sanremo”.

Redazione

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