L’assemblea dei lavoratori della Clinica Sant’Anna, 95 addetti, infermieri professionali e operatori sanitari che prestano la loro opera alle dipendenze della Cooperativa Sana ha decretato il prolungamento dello stato di agitazione e si prepara a scendere in sciopero se non verranno risolti i nodi che si protraggono dalla primavera scorsa.
“Preso atto - dice il segretario territoriale della Uil -Fp Riccardo Ronca - che l’incontro col prefetto e le successive comunicazioni non hanno sortito alcun risultato utile alla risoluzione dei punti contesi, permane, pertanto, lo stato di agitazione già dichiarato prima delle ferie estive. Nell’assemblea dei lavoratori di ieri sono emerse situazioni critiche in merito all’organizzazione del lavoro, carenza di personale e utilizzo illegittimo del Fis Covid con conseguenti difficoltà nello svolgimento delle mansioni. Dal 27 Settembre prossimo, tutti i dipendenti in servizio presso la Casa di Cura Sant’Anna, si asterranno, dunque, dallo svolgere attività diverse dal loro profilo professionale di assunzione, dal lavoro straordinario, salti riposo, cambi turni e sospensione delle ferie”.
Durante l’assemblea del 16 luglio scorso era, infatti emersa con forza la volontà da parte dei lavoratori di non continuare la propria attività lavorativa con le modalità in corso e, inoltre, nello specifico, veniva contestata la mancata applicazione del Fondo di Integrazione Salariale (FIS-Covid19) dall’inizio di aprile. Lo stato di agitazione verteva anche su altri aspetti, dalla copertura del posto di coordinatore infermieristico vacante al primo piano della struttura, come da accreditamento regionale e Asl, al fatto che non venissero rispettate le ore contrattuali dei lavoratori e che venga utilizzata la ‘Banca Ore’. Erano emerse anche carenze di sicurezza negli impianti elettrici, come per esempio, la presenza di numerose ‘ciabatte’ elettriche multipresa sui comodini degli ospiti, attualmente un centinaio.
“Abbiamo inoltrato -prosegue Ronca – richiesta di copia del protocollo siglato con le organizzazioni sindacali in ordine alle norme di garanzia del funzionamento dei servizi essenziali previsto dal Contratto nazionale delle Cooperative Sociali. Nel caso non fosse mai stato siglato, si richiede una urgente convocazione del tavolo di trattativa, da tenersi comunque entro e non oltre il 24 settembre per definire i contingenti di personale che, dovranno in caso di sciopero, garantire la continuità delle prestazioni indispensabili”.
“Tale situazione -conclude Riccardo Ronca - si manterrà fino a quando la Cooperativa Sana non sarà disponibile in modo concreto a ripristinare le corrette condizioni lavorative a tutela degli utenti e dei lavoratori, come più volte da noi richiesto, riservandoci di adottare ulteriori forme di lotta”.