Un giudizio critico in generale e nel caso specifico. Lo esprime Massimiliano Moroni, responsabile aziendale dell'Ugl terziario al Casinò di Sanremo, dopo che la ‘vecchia’ selezione per il responsabile dei giochi tradizionali non ha portato all'individuazione di un candidato idoneo e ne è stata indetta una nuova.
"Ci chiediamo se in questo momento siano necessarie queste selezioni, che peraltro si concludono con un rifacimento del bando (?). Quanto ai criteri, avremmo auspicato che si puntasse a candidati di età più giovane e che dunque avessero un interesse più a lungo termine per questo incarico, ma soprattutto ci chiediamo se sia necessario andare ad appesantire l'organico (con costi in un momento difficile) con selezioni per capi, sottocapi, ispettori, direttori, cassieri, mentre la truppa è sempre più risicata e ciò comporta una riduzione dei tavoli da gioco. In questi mesi di chiusura l'azienda avrebbe potuto redigere una nuova pianta organica e procedere al reclutamento di nuovo personale, anziché essere costretta a ricorrere a migliaia di ore di straordinario a casino chiuso".
Moroni torna dunque a contestare alcuni criteri delle selezioni (tutte) assicura: "Noi esercitiamo il sacrosanto diritto di critica e vogliamo essere informati sul loro svolgimento, non dai media, ma secondo le corrette relazioni sindacali, purtroppo su certi argomenti il nulla, mentre invece c'è confusione nella loro gestione".
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