Un centinaio di persone tra sindacalisti, parenti degli ospiti ed ex dipendenti di 'Casa Serena' si sono presentati questo pomeriggio di fronte al Comune di Sanremo, per protestare contro l’amministrazione e contro la nuova proprietà della Rsa di frazione Poggio, anche alla luce di quanto avvenuto nelle ultime ore.
Si è parlato molto di resa dei conti con l’assise di quest’oggi e con la grande attesa del discorso preannunciato dal Sindaco Alberto Biancheri.
Questa la posizione di Tiziano Tomatis della Cgil: “Speriamo sia una resa dei conti e che questi siano positivi per gli ospiti e i lavoratori che, in questo momento sono senza stipendio. Speriamo che il Consiglio comunale dia buone notizie in tal senso mentre quelle che arrivano da ‘Casa Serena’ non sono buone, con difficoltà di erogazione dei servizi di assistenza sia per il vitto che per la cura degli ospiti”.
Posizione chiara contro la privatizzazione anche dal sindacato Usb: “Stacca la spina al pubblico – ha detto Massimo Fucetola – e l’attacca al privato con tutti i problemi legati al Covid. Si riduce tutto a fronte di un servizio minore e, sul piano comunale, un’altra spina nel fianco dei cittadini”.
“Aspettiamo giorno per giorno l’evoluzione della situazione – ha detto Vincenzo Giacovelli della Uil - e, innanzi tutto pensiamo alla donna che è morta. Noi ce la metteremo tutta per trovare una soluzione e trovare un confronto dall’inizio. Se ci convocano siamo pronti ad aprire il tavolo”.
“Oggi siamo qui per sensibilizzare il Comune – ha proseguito Giorgio Vento della Fisascat Cisl – perché è stata una decisione politica e amministrativa quella di vendere la Rsa. Quanto successo è la conseguenza di un affidamento fatto con poca serietà. L’umore dei lavoratori è nero perché sono a casa e senza un impiego, dopo un anno e mezzo in cui hanno vissuto un periodo difficilissimo”.
Anche gli ex dipendenti di ‘Casa Serena’ hanno detto la loro, ecco le dichiarazioni:
“La nostra richiesta è quella di tornare al nostro lavoro con un contratto e con i diritti dei dipendenti. Il nostro lavoro è legato al benessere degli anziani e noi vogliamo che gli ospiti stiano bene e che noi si possa lavorare nelle migliori condizioni per tutti. Le notizie che arrivano da ‘Casa Serena’ fanno male perché noi conosciamo bene gli ospiti e siamo qui per noi ma soprattutto per loro”.
“Il morale è giù per gli sviluppi che ci sono stati e per il fatto che siamo tutti a casa. Siamo angosciati soprattutto per gli ospiti più che per il nostro stipendio perché oggi sono in difficoltà. Le notizie di oggi da Casa Serena ci hanno fatto piangere perché noi abbiamo sempre curato gli ospiti e oggi ci dicono che chi è rimasto dentro non riesce a seguirli. E’ uno sfacelo e fa male al cuore. Siamo amareggiati per loro”.