"Un bilancio assolutamente straordinario, organizzazione ineccepibile, imbarcazioni più belle di quanto ci aspettavamo. Il ritorno sulla citta? Ottimo, tutto esaurito negli alberghi e nei ristoranti nelle tre giornate. E, ciliegina sulla torta l’impegno a inserire le Vele d’Epoca nell’elenco delle Manifestazioni nazionali da parte del ministro Massimo Garavaglia e, quindi, in quelle finanziate dall’Enit, legittimando Imperia come capitale della vela”.
L’assessore al Commercio e Turismo, Gianmarco Oneglio, a poche ore dalla chiusura del 'Raduno della Rinascita' come è stato definito, traccia il resoconto di un Raduno andato ben oltre le aspettative iniziali, anche perché in forte dubbio fino a due mesi dall’approdo delle imbarcazioni in calata Anselmi.
“Allo studio – conferma Oneglio – anche grazie ai fondi dell’Enit ci sono tappe di avvicinamento all’evento per rendere vivo il Raduno tutto l’anno, una sorta di 'Aspettando le Vele'. Bisogna riconoscere alla volontà del sindaco Claudio Scajola, alla sua pervicacia condita anche da un pizzico di testardaggine il merito di averci creduto, quando tutto sembrava naufragasse, all’inizio dell’estate. Senza la sua spinta morale questo evento non si sarebbe potuto tenere. Grazie anche agli sponsor, alla Camera di Commercio, Fondazione Carige, alla Regione Liguria. Tengo a ringraziare anche il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, per la sua presenza intanto e per aver portato le imbarcazioni della Marina".
“Tutti ci hanno messo un mattoncino, a cominciare i miei colleghi di giunta gli assessori alle Manifestazioni a alla Cultura Simone Vassallo e Marcella Roggero, ma l’intera amministrazione ha lavorato all’unisono. Il merito va diviso in modo equivalente tra tutti, ognuno per la sua parte”, sottolinea l’assessore al Turismo della giunta Scajola.
“Non ci sono state polemiche – tiene a dire Oneglio - si è lavorato in silenzio, compresi i commercianti della Marina che si sono autotassati. Quando Imperia riesce ad arrivare a questi livelli di sinergia si possono fare grandi cose”.
“Infine, importantissimo il lavoro in mare svolto dai ragazzi dello Yacht Club e a terra di quelli di Assonautica e della squadra dei volontari selezionati dal Comune, senza i quali l’evento non si sarebbe potuto tenere” conclude Gianmarco Oneglio.