“Apprendo dal vostro giornale la notizia secondo la quale la giunta di Ventimiglia ha preso atto della proposta di Project Financing presentata dal raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalle società Safety 21 e Fintel Engineering relativo al posizionamento di varie ‘trappole’ le cui vittime saranno come al solito gli automobilisti. Non vorrei essere frainteso e premetto che non sono contrario a priori all’adozione di misure finalizzate all’aumento della sicurezza stradale. Ma quanto letto mi pone seri dubbi su quelle che sono le reali intenzioni. Infatti dovrei credere che società private, ovviamente totalmente disinteressate e gestite da benefattori (non so se si capisce l’ironia), installerebbero a costo zero per il Comune quelle che io chiamo trappole, per donare con gesto di alta filantropia il 40% dell’incasso. Inoltre, con abile lungimiranza, hanno già previsto di poter garantire un importo minimo di 500 mila euro all’anno. Sono sicuro che soggetti animati da questo spirito, se andassero al governo saprebbero rimettere a posto in breve tempo i conti dello Stato (ai lettori più fantasiosi lascio immaginare il metodo). Ovviamente per far breccia nella collettività si parla sempre di incidenti, costi sociali che ne conseguono e altre argomentazioni che ritengo validissime, ma il modo come sono state presentate mi fa sorgere molti dubbi, per non dire sospetti.
Voglio concludere con una piccola provocazione ma che comunque è verità che io come cittadino ventimigliese vedo tutti i giorni e i più onesti mi daranno ragione: quando nella categoria dei soggetti deboli comprendete i ciclisti, avete mai fatto caso che sono proprio loro gli utenti della strada più indisciplinati e irrispettosi del codice della strada? Non me ne vogliano i ciclisti corretti e non è giusto generalizzare sulla categoria. Però è un dato di fatto che molti ciclisti passano con il rosso, non danno la precedenza (neanche ai pedoni sulle strisce), scambiano i marciapiedi per piste ciclabili, circolano al buio senza luci, vanno contromano…. e qui mi fermo. Forse la vera sicurezza potrebbe prendere in considerazione anche questi fattori? Forse no, è più facile fotografare le targhe di auto costrette a procedere a passo d’uomo a causa del caotico traffico cittadino.
Carlo”.