Sono davvero numerose le segnalazioni giunte in redazione, soprattutto in quelle di Cuneo, Torino, Asti e Biella del nostro gruppo editoriale, che evidenziano le proposte in molti condomini di Diano Marina da parte degli amministratori di posizionare 'autoclavi' per ridurre la problematica dell’assenza dell’acqua che ha falcidiato la città quest’anno e che ogni estate diventa ormai la problematica più fastidiosa nel comune più amato dal turismo famigliare della provincia.
Per i proprietari di seconde case il dito è puntato sull’amministrazione che non è intervenuta in modo tempestivo. Molti non conoscono le dinamiche che legano il servizio erogato (Rivieracqua) con i compiti del Comune amministrato da Giacomo Chiappori (che però adesso è pure nel cda di Rivieracque), viene così comodo individuare nell’ente a cui si pagano le tasse della seconda casa il responsabile del disservizio ormai poco sostenibile.
Per gli amministratori parrebbe nelle ultime settimane sia scattata la 'moda' di proporre l’installazione di autoclavi nei condomini, che pagate in base ai millesimi, cubano per ogni proprietario tra i 500 e 1200 euro. Le lettere sono arrivate.
Evitiamo di riportare stralci di mail dei lettori per non prestare il fianco a polemiche sterili perdipiù in campagna elettorale; certo che nel 2021 pensare che per risolvere i problemi di acqua nelle abitazioni si debba ricorrere all’autoclave pare davvero suggestivo, e senza mancare di rispetto, non può sempre essere tutta colpa degli altri.