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Attualità | 29 agosto 2021, 11:45

Imprese che pagano in ritardo: il record della provincia di Imperia

Il nostro territorio registra un aumento del 76,6% mentre la Liguria si attesta ad un + 36,7%. Dati allarmanti che sono peggiorati a causa della pandemia

Imprese che pagano in ritardo: il record della provincia di Imperia

Nonostante l’emergenza Covid-19 stia continuando a impattare sulla puntualità dei pagamenti delle imprese italiane, le aziende che pagano i propri fornitori con un ritardo superiore ai 30 giorni sono il 12,8% del totale, un dato in leggera diminuzione rispetto al trimestre precedente (-2,3%) ma in crescita del 21,9% se paragonato alle percentuali dell’ultimo periodo del 2019. E' quanto emergenze dallo studio di Cribis sui pagamenti aggiornato al 30 giugno scorso.

L’incremento dei ritardi gravi rispetto alla fine del 2019 risulta particolarmente evidente in alcune regioniValle d’Aosta (+47,9%), Trentino-Alto Adige (+41,2%), Friuli Venezia Giulia (+40,3%), Veneto (+37,3%) e Liguria (+36,7%). Se ci spostiamo sui dati provinciali, ai primi posti troviamo Imperia (+76,6%), Belluno (+70,8%), Asti (+60%), Sondrio (+58,5%) e Trento (54,3%).

Nonostante i dati sui pagamenti in grave ritardo indichino un peggioramento netto rispetto alla situazione pre-pandemia, dallo studio di Cribis arrivano anche dei segnali positivi. Infatti, al 30 giugno scorso. le imprese che pagano puntualmente i fornitori sono il 36,5%, un numero in aumento sia rispetto alla fine del 2020 (+2,2%) che in confronto al dato di fine 2019 (+5,2%).

Nel ranking regionale sulla puntualità a guidare la classifica troviamo la Lombardia (45,7%), seguita dall’Emilia-Romagna (44,6%), Veneto (44%), Friuli–Venezia Giulia (43%) e Marche (42,6%). Mentre Sicilia, Calabria e Campania detengono il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti saldati oltre i 30 giorni, rispettivamente con il 22,3% il 22,1% e il 20,1%.

Relativamente alle tre regioni del Nord Ovest, Cribis ha rilevato che a pagare i fornitori nei tempi prestabiliti sono il 38,6% delle imprese in Piemonte, il 32,8% in Valle d'Aosta e il 31% in Liguria; mentre a pagare con ritardi superiori ai 30 giorni sono il 13,9% delle imprese attive in Valle d'Aosta, il 13,4% di quelle in Liguria e il 10,5% in Piemonte.

Il Nord Est risulta essere l’area geografica più affidabile con il 43,9% di pagamenti regolari, mentre le imprese del Sud e delle Isole fanno rilevare un comportamento più problematico, con solo il 23,7% delle aziende che effettua i pagamenti entro il termine dei 30 giorni.

Fra le province, la più puntuale ancora una volta è Brescia, seguita da Sondrio, Bergamo, Lecco e Reggio-Emilia. All’ultimo posto troviamo Trapani, preceduta in ordine da Reggio Calabria, Palermo, Crotone e Messina.

Le province che rispetto allo scorso trimestre hanno guadagnato più posizioni, migliorando la loro puntualità nei pagamenti, sono Monza-Brianza, che avanza dal 16° al 12° posto e Biella (dal 22° al 18°); quelle che ne hanno perse di più sono Belluno, che scende dal 14° al 20°, Bolzano (dal 23° al 28°) e Pesaro-Urbino (dall’11° al 16°).

Per quanto riguarda i dati sui gruppi merceologici, lo studio di Cribis indica il settore dei servizi finanziari come il più puntuale (47,9%), seguito da costruzioni (43,4%), trasporti e distribuzione (41,9%). Se confrontati con i dati di chiusura del 2019, i settori in cui si registra la variazione percentuale più elevata nei pagamenti oltre i 30 giorni sono quelli del commercio al dettaglio (+26,3%), manifattura (+22,1%), servizi (+17,2%) e commercio all’ingrosso (+14%).

Redazione

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