Attualità - 27 agosto 2021, 07:13

Badalucco paese del buon vivere, un anno dopo. Orengo "Magliette a ruba, gli abitanti sono il primo sponsor"

Quando si parla di Badalucco paese del buon vivere, ne è convinto il sindaco Matteo Orengo, sia che si tratti delle magliette con il logo, dei post su Facebook o della pulizia e l'ordine nel borgo.

"Il primo sponsor sono gli abitanti". Quando si parla di Badalucco paese del buon vivere, ne è convinto il sindaco Matteo Orengo, sia che si tratti delle magliette con il logo, dei post su Facebook o della pulizia e l'ordine nel borgo. A un anno dalla presentazione della strategia di marketing turistico territoriale (LINK)  abbiamo chiesto al primo cittadino se Badalucco sia ancora il paese del buon vivere.

"Questa è una definizione che ci identifica e ci vogliamo portare dietro per tanto tempo. - risponde Orengo - E' stato anche un anno orribile con il Covid e l'alluvione di ottobre scorso. Le priorità sono cambiate ma tra fine primavera e inizio estate, con le riaperture, abbiamo ritrovato i locali pieni e il torrente Argentina ancora una volta attrazione del nostro borgo che ha conquistato i turisti. Oggi fa sicuramente piacere vedere come Badalucco paese del buon vivere sia una espressione di uso comune, un motto, utilizzato anche sui social dai compaesani ma anche da chi viene in visita".

Il logo è stato realizzato da Claudia Roggero di Bordighera e riprende la linea sinuosa tracciata dal torrente Argentina nel suo attraversare Badalucco. "Noi avevamo spiegato le nostre priorità e l'idea e lei ha sintetizzato perfettamente il fiume ahimè patrigno a ottobre ma oggettivamente punto di forza del nostro paese. - ricorda il sindaco di Badalucco - Nel frattempo siamo anche diventati bandiera arancione e in effetti anche quando sono venuti in visita gli ispettori del circuito hanno convenuto come nel nostro paese si respiri quest'aria del buon vivere, intesa come tradizioni, valori, accoglienza e capacità turistica innata nei gestori dei locali. Persone che sanno lavorare e farsi amare anche da chi viene a trovarci per la prima volta e sono orgoglioso di poter dire che ci sono sempre più i turisti che molte volte vengono da noi in vacanza e poi tornano ancora o addirittura comprano casa.  Ci scelgono perchè abbiamo un'alta qualità della vita dove la capacità umana fa la differenza". 

La scorsa estate c'eravamo lasciati con un progetto che prevedeva anche prodotti con il logo turistico di Badalucco e una cartellonista dedicata. "Si procede per piccoli passi. Questa estate abbiamo fatto la maglietta con scritto 'Badalucco paese del buon vivere' ed è andata letteralmente a ruba sia tra i badalucchesi che tra i turisti. E' bellissimo passeggiare nei carruggi, arrivare in piazza e trovare persone sorridenti al bar con la nostra maglietta. Quindi in un certo senso il nostro primo sponsor sono proprio gli abitanti. Così come tra i turisti, pensiamo a una maglietta comprata come souvenir che finisce chissà dove in Europa, viene vista e incuriosisce magari amici e parenti che poi possono essere interessati a venire in vacanza da noi. L'importante è che si parli di Badalucco. A breve dovremmo far stampare anche le borse ma stiamo valutando un diverso modo, magari più strutturato, per vendere questi prodotti. Ad esempio, coinvolgendo le attività del territorio. Poi si partirà anche con la cartellonista dedicata, pensata nei punti strategici del comune, come i parcheggi". 

Su Facebook, lo slogan è stato anche usato per rilanciare alcune annose problematiche di Badalucco: le auto in doppia fila e i carruggi sporchi. "Il problema vero rimane la partecipazione della comunità a questi aspetti. Molte volte chi si lamenta è il primo a non avere un comportamento corretto. Il problema delle deiezioni dei cani, non è un problema di Badalucco ma italiano se non europeo. Se ho un cane e non raccolgo gli escrementi, faccio torto a tutto il paese. Come comune potrei avere anche mille operai e non li ho ma se i cittadini non sono i primi raccogliere le deiezioni dei loro cani non si riuscirà mai a tenere pulito il paese" - risponde il primo cittadino . 

"Così come per la questione del posteggiare in modo libertino. Diciamo che è diventata più un'abitudine che fa parte del nostro DNA e non ho neanche vigili da impegnare 24 ore al giorno solo su questo. Con i Carabinieri si sta collaborando per trovare una soluzione ma è tutt'altro che facile. Credo che il bello di vivere in paese sia di avere più libertà ma serve anche responsabilità e attenzione, per vivere bene, anzi meglio. Proprio ieri sera ho ripreso a fare gli incontri con i quartieri dove esorto gli abitanti a portare consigli e critiche per capire cosa sia da migliorare. Io sono il primo che mugugna nei confronti dei miei concittadini, perché su queste problematiche chiedo e servono più partecipazione e collaborazione. Solo così il paese può essere più pulito e bello. Senza questo aiuto non possiamo fare miracoli. Quindi, ribalto le critiche" - conclude Matteo Orengo, sindaco di Badalucco.

Matteo Orengo, sindaco di Badalucco

Stefano Michero