Eventi - 26 agosto 2021, 12:31

I giovani di Sanremo fanno squadra per aiutare i profughi afgani: a settembre un grande evento di solidarietà

Una giornata di sport, musica e danza per aiutare chi ha bisogno

Sanremo chiama, i giovani rispondono. In un mondo sempre più diviso ed egoista, i ragazzi matuziani danno una nuova prova di grande maturità e responsabilità.
Sotto l'ombra delle parole d'ordine umanità, civiltà e pace, a inizio settembre si svolgerà in città una giornata di sport, musica e danza per raccogliere fondi a favore dei profughi arrivati in questi giorni a Sanremo.

Almeno una volta al giorno un pensiero va a loro, ma dal nostro comodo divano - ci racconta Sara Bellavista, promotrice dell'iniziativa - quando ho scoperto che a Sanremo erano arrivati 200 profughi afgani mi sono detta che c'era qualcosa da fare. È un progetto maturato da un gruppo di giovani di Sanremo con la collaborazione di diverse associazioni per sensibilizzare le persone sull'argomento, un dialogo tra cittadini e istituzioni per cooperare tutti insieme per un aiuto concreto. L'obiettivo è quello di donare beni e fondi ai rifugiati. Sanremo ha preso il suo posto nel panorama attuale e pensiamo sia importante collaborare. Per questo abbiamo creato un evento umano, civile e pacifico nel quale poter fornire un’aiuto concreto ai rifugiati e al contempo informare i cittadini”.

La giornata, i cui dettagli devono ancora essere svelati, vedrà sia un torneo di calcio che un concerto e una esibizione di danza. Non mancherà la lettura di poesie così come momenti di riflessione. Previsto anche l'intervento di un rappresentante dei rifugiati, di un portavoce della comunità musulmana, oltre alle diverse associazioni che parteciperanno.

Tante le aziende che si sono fatte avanti per supportare l'iniziativa donando poi i ricavi della giornata alla Croce Rossa per i rifugiati.
Una bella dimostrazione del grande cuore di Sanremo, città che si è subito mobilitata per aiutare chi scappa dall'orrore.

Durante l’evento le Associazioni si impegnano a controllare con i propri addetti l’ingresso obbligatorio con il Green pass, più gli addetti alla sicurezza anti covid.

Pietro Zampedroni