Sono passati cinque anni da quel 6 agosto 2016, quando perse la vita, a causa di un arresto cardiaco, il vice Sovrintendente Diego Turra, in servizio al 6° Reparto Mobile di Genova Bolzaneto, impegnato in uno dei tanti servizi sostenuti dal Reparto Mobile in prossimità del confine italo francese, durante l’emergenza migranti.
“Una disgrazia che colpì profondamente la nostra categoria – scrive il sindacato Siap - che si trovò di fronte ad una amara realtà con la quale convisse passivamente per troppi anni, ovvero quella del silenzio sulla mancanza di ascolto del disagio. Un episodio tragico, che però servì ad innescare la necessità di cambiare il modo di vedere questi aspetti, da quel giorno ad oggi sono stati fatti molti passi avanti per affrontare concretamente l’esigenza di un supporto di ascolto per le problematiche di tipo sanitario e psicologico che ovviamente anche i poliziotti hanno, così come tutte le altre categorie, bisogna però ancora lavorare tanto”.
“Non bisogna arrestare il processo innovativo iniziato – prosegue il sindacato regionale – e ribadiamo questo concetto prendendo spunto dalle parole del Nostro Segretario Nazionale Tiani che proprio recentemente ha stigmatizzato il ‘congelamento’ del processo d'introduzione di questo articolo per motivazioni di tipo ‘ragionieristico’ da parte del MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze), conserviamo la memoria e con questa la necessità di tutela per il personale continuando questa battaglia per uno strumento che abbiamo sempre definito ‘epocale’ per la nostra categoria.
Oggi il Siap sarà presente con una propria rappresentanza alle commemorazioni che si terranno sia nel palazzo Comunale di Ventimiglia, che presso la sede del 6° Reparto Mobile di Genova. “Imprescindibile per noi alimentare il ricordo e tenere viva la memoria – termina il sindacato - per non dimenticare i tragici eventi che cinque anni fa ci portarono via uno stimato collega, ed un uomo solare, lasciando la sua cara famiglia e tutti gli amici e colleghi”.